giovedì, Luglio 10, 2025 Anno XXI


Nella famosa proporzione prevista nel nostro codice penale tra pena e reato, è evidente che qualcosa non torna. Come sempre gli ultras diventano l’agnello sacrificale per il giustizialismo di quella opinione pubblica poi garantista con i poteri forti. Chissà se arriveranno mai a 100 i puniti per il molto più esteso “crimine” relativo alle scommesse, chissà se mai realmente pagheranno…

Hanno raggiunto quota 100 i Daspo nei confronti dei tifosi genoani protagonisti delle proteste che hanno portato alla sospensione del match con il Siena. L’ufficio di gabinetto ha precisato che l’attività investigativa sta procedendo rapidamente e che ogni giorno vengono vagliate almeno dieci posizioni.

Sono invece 8 i divieti con obbligo di firma durante le partite disposti dal gip su richiesta del pm Biagio Mazzeo. Nel complesso le richieste sono state sedici e ne sono state respinte cinque per mancanza di precedenti penali rilevanti a carico degli identificati attraverso le telecamere e le foto scattate dalla scientifica e dalla Digos. I reati contestati vanno dalla violenza privata al lancio di oggetti alla violazione delle norme sulla sicurezza degli stadi.

Tra gli indagati ci sono due capi, F. F., detto “T.”, e M. P., conosciuto come C. e detto “C.”: sono i due ultrà che più a lungo sono stati sulla copertura del tunnel dello stadio e che hanno animato la rivolta del tifo. Il C. è il tifoso che ha parlato a lungo con Giuseppe Sculli, e al quale l’attaccante, che è riuscito a far rientrare la protesta, ha detto: “M., vieni tu a togliermi la maglia perché io non me la tolgo”.

[Fonte: La Repubblica]

Per Corederoma
Paolo Nasuto