Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke mercoledì, 9 Maggio alle ore 10:16
da repubblica.it Il tecnico, 24 ore dopo il compleanno, festeggia anche con i giocatori, ma una frase (“Grazie di tutto”) ha il sapore del commiato. L’aeroplanino, stando anche alle dichiarazioni di Zamparini, vicino al ritorno anche se non mancano altri nomi
PORCHETTA E SPUMANTE: UN BRINDISI CHE SA DI ADDIO – Quando la squadra è tornata negli spogliatoi, ad attenderla ha trovato una bottiglia di Berlucchi, una di Sangiovese, panini alla mortadella, e una enorme porchetta. Così Luis Enrique, 24 ore dopo la festa per i 42 anni, ha scelto di celebrarlo a Trigoria, dove ieri si era limitato a un austero brindisi, senza neanche un salatino da sgranocchiare. “Voglio festeggiare secondo la tradizione romana”, ha detto sorridendo ai volti sorpresi dei giocatori, ricordando le feste di Osvaldo, Heinze, Totti. E allora, via a una festa a cui si sono aggregati in fretta anche Baldini e Sabatini intercettati in quel momento nei pressi dello spogliatoio. Sorrisi, volti distesi, e più di un brindisi: all’allenatore e alla Roma. Quella del futuro, di cui a questo punto Luis Enrique non sembra voler far più parte. Ad alcuni giocatori della rosa, soprattutto quelli di lingua spagnola che con lui erano riusciti a intrattenere un maggiore rapporto personale, qualcosa è stato detto, non direttamente dal tecnico. Voci diffusesi in fretta nello spogliatoio romanista. La società ha sostanzialmente alzato le braccia, l’ultimo tentativo ieri è arrivato via twitter, diffondendo il messaggio “mister resta perché…”, mostrato poi nel suo successo on line al tecnico. Che ha sorriso, apprezzato. Ma non è andato oltre un “Grazie di tutto” che era sembrato il commiato finale. Luis, a questo punto, saluterà. Conservando il ricordo di un compleanno “alla romana”
MATTEO PINCI |
