mercoledì, Luglio 02, 2025 Anno XXI


ALLEGHE. Sono 28, per il momento, i nomi dei tifosi dell’hockey Alleghe iscritti dalla procura della Repubblica nel registro degli indagati per il caso degli abbonamenti fasulli. Ma la lista potrebbe ulteriormente allungarsi. I carabinieri di Caprile li sentiranno tutti, nei prossimi giorni, per ricostruire con precisione i contorni di una vicenda che ha scosso l’ambiente sportivo delle Civette ed amareggiato i vertici della società.

La posizione più grave è quella di uno storico capo-ultras e uomo di fiducia dell’Hockey Alleghe, un sospirolese di 44 anni, che è formalmente accusato di falso in scrittura privata. Ci sarebbe la sua mano, secondo i primi riscontri dell’indagine, dietro alla falsificazione e alla distribuzione degli abbonamenti fasulli. Nella sua opera l’indagato, un accanito tifoso delle Civette, sarebbe stato agevolato dal fatto che la società stessa, negli ultimi anni, si avvaleva della sua fede sportiva per piazzare tra i tifosi gli abbonamenti stagionali. Abbonamenti veri, naturalmente. Secondo i primi riscontri, l’uomo avrebbe approfittato della fiducia acquisita per condurre un’attività parallela a quella ufficiale, piazzando almeno una trentina di tessere contraffatte. Il raggiro è stato scoperto perché le tessere fasulle avevano un numero di serie uguale ad altre regolari.

Il punto è che nei guai sono finiti altri 27 tifosi, tutti indagati per ricettazione, un reato per il quale, ipoteticamente, si rischia una condanna da 2 a 8 anni, ancor più pesante del reato di falso (da 6 mesi a 3 anni), contestato al 44enne sospirolese. I 27 tifosi, sorpresi dai carabinieri con gli abbonamenti fasulli, all’ingresso del “De Toni”, la sera del 27 marzo, prima del match casalingo delle Civette contro il Valpusteria, provengono da tutta la provincia: 10 sono residenti ad Agordo, 6 a Taibon Agordino, 2 a Cencenighe, 2 a Sedico, 2 a Falcade ed 1 rispettivamente a Sospirolo, Cesiomaggiore, San Tomaso Agordino, La Valle Agordina e Mel. L’inchiesta, però, potrebbe coinvolgere altri tifosi. I 27 supporter indagati, infatti, sono soltanto quelli che la sera del 27 marzo scorso sono stati bloccati dai carabinieri all’ingresso del palaghiaccio con gli abbonamenti falsi. Ma non è detto che altri possano essere stati in possesso di tessere stagionali fasulle che, proprio quella sera, non si sono presentati al “De Toni”. I carabinieri vogliono capire se i tifosi in possesso delle tessere false fossero in buona fede o, al contrario, al corrente del raggiro per ottenere un forte sconto nell’acquisto. Il danno, al momento, si aggira sui 6.000 euro.

[Fonte: Corriere delle Alpi]

Per Corederoma
Paolo Nasuto