lunedì, Luglio 14, 2025 Anno XXI


Dura presa di posizione di Bosko Jankovic sugli incidenti di domenica scorsa a Marassi, provocati da un gruppo di ultras del Genoa. Il giocatore serbo, che era seduto in tribuna ad assistere a Genoa-Siena, ricorda il precedente di Italia-Serbia del 12 ottobre 2010 quando, sempre allo stadio Ferraris, la partita non iniziò nemmeno a causa degli incidenti scatenati da alcuni teppisti serbi. Secondo Jankovic, che ha rilasciato un’intervista al quotidiano di Belgrado Vecernje Novosti, la polizia italiana avrebbe usato due pesi e due misure. “E’ una vergogna – sostiene il giocatore del Genoa -. Per lo stesso comportamento scandaloso i teppisti serbi furono arrestati e tenuti in carcere otto mesi, mentre ora gli italiani sono stati lasciati andare a casa come se nulla fosse successo. Si sapeva che era una partita ad alto rischio, ma allo stadio c’erano letteralmente solo venti poliziotti. Davvero incredibile”.

Jankovic denuncia anche il comportamento di un tifoso genoano che, seduto accanto a lui in tribuna, è andato in escandescenze: “Sul 3-0 per il Siena si è alzato e ha cominciato a insultarmi – rivela il rossoblù -. Avrei tanto voluto menarlo, sopratutto per il fatto che si era rivolto a me con tali parole anche se non ero con la squadra in campo. Gli ho detto di smetterla e di andare a lamentarsi con il presidente. Ero pronto a tutto…”.

[Fonte: Sport Mediaset]

Per Corederoma
Paolo Nasuto