mercoledì, Maggio 07, 2025 Anno XXI


Si sono ritrovati alle 9.30 in piazza Casalbore. Laddove una gigantografia del Siberiano tiene sotto controllo lo storico stadio Vestuti, il cuore pulsante della vecchia Salerno sportiva. Uno striscione recita “Rivogliamo la Salernitana”. Davanti al bar, giovani e meno giovani parlottano fitto, hanno negli occhi la stessa speranza, quella di chi vuole che sia il giorno giusto.

Quasi duecento tifosi, innamorati della Salernitana si sono riuniti nello stesso punto, arrivano dalla città, ma anche dalla provincia, pure da zone molto a sud del territorio. Vogliono far sentire la loro voce in un momento importante, confidando che sia vera svolta.

Si muovono in blocco. Arrivati in via Dalmazia, dove uno striscione ricorda il secondo anniversario della scomparsa di Carmine Rinaldi, iniziano a levarsi alti nel cielo i cori degli ultras.

“Rivogliamo la Salernitana, rivogliamo la nostra storia” gridano i tifosi granata. Giunti sul Corso Vittorio Emanuele, compatti, i ragazzi avanzano e dimostrano di non aver dimenticato di chi sia la colpa di questa situazione. Poi, giunti sotto lo studio dell’avvocato Fauceglia, che di lì a poco avrebbe annunciato importanti sviluppi, forse decisivi, sulla vicenda dei beni immateriali, iniziano a srotolare striscioni (“Pretendiamo ciò che è nostro” il più significativo) ed attaccano manifesti ed adesivi.

Mentre il legale della Energy Power illustra lo stato dell’arte, dall’esterno arriva nitidamente il contenuto di una serie di cori lanciati ed eseguiti da tutti i presenti. Il granata, il cavalluccio, la Salernitana sono sui muri, nei cori, nella testa, nei sogni. E si spera che al più presto possano tornare anche nella disponibilità della città.

Fonte: www.salernonotizie.it

Per Corederoma
Paolo Nasuto