domenica, Maggio 11, 2025 Anno XXI


Chi è il vero padrone del calcio italiano si è capito ieri. Fuori dalla porta della Lega Serie A a Milano sono rimaste la sensibilità di rispettare il lutto per un ragazzo morto sul campo e l’opportunità di dedicare per un giorno tutta l’attenzione ad un drammatico incidente e cercare di capire come sia potuto accadere. Il calendario e la tv: questo è stato per la Lega Serie A il vero problema di un triste week end senza partite. Le televisioni hanno sbattuto i pugni sul tavolo e hanno deciso come si doveva giocare, quando si doveva giocare ed è venuto fuori un calendario- “spezzatino”, con partite da sabato a mercoledì, come non si era mai visto. Il tema discusso con tanta animosità dai presidente delle società con i vertici della Lega, non era quindi di quando recuperate la giornata saltata per la morte di Morosini, come cercare di non alterare l’equilibrio del campionato impegnato nelle volate scudetto, Champions e salvezza, ma di come accontentare le tv, vero padrone del nostro calcio con i milioni di euro che versa nelle casse delle società. Il pegno da pagare al lutto è stato un nuovo calendario deciso dalle esigente televisive. E senza protestare, in piena unanimità. Il presidente della Lega, Maurizio Beretta, ha provato a giustificare le scelte con “la volontà di salvaguardare quei tifosi che avevano già prenotato aerei, treni e comprato biglietti” per fortuna ha avuto il coraggio di aggiungere “e le televisioni…” Si comincia sabato con la giornata 34 e ben quattro anticipi, due alle 18 ( Chiedo-Udinese e Parma-Cagliari) e due alle 20.45(Catania-Atalanta e Napoli-Novara). Poi la domenica con la consueta programmazione della partita alle 12.30 (Fiorentina – Inter) le partite dell 15 (Cesena-. Palermo, Genoa-Siena, Lazio-Lecce, Milan- Bologna) e la sera il gran posticipo delle 20.45 (Roma-Juventus). Un giorno di riposo e poi martedì ricomincia l’abbuffata di calcio in tv. Due gli anticipi alle 18.30 (Atalanta -Chievo e Cagliari-Catania). Mercoledì 25 aprile, festivo, non ci sarà tregua: partita alle 12.30 (Novara-Lazio) 5 gare alle 15 ( Lecce-Napoli, Palermo-Parma, Roma-Fiorentina, Siena- Bologna, Udinese-Inter) e poi gran finale alle 18 con le sfide scudetto (Cesena-Juventus e Milan – Genoa). No, scusate, non era il gran finale: perché alle 20.45 sempre naturalmente su Sky c’è la Champions League con Real Madrid – Bayern Monaco. Da non perdere…. repubblica.it Non vanno dimenticate le parole di Beretta ieri: La Lega ha svolto quel che andava fatto, ieri doveva essere la giornata del silenzio e del rispetto, oggi quella delle decisioni e in nemmeno un’ora abbiamo trovato le soluzioni. Abbiamo guardato soprattutto alle esigenze dei tifosi e delle tv valutando con serenità nelle sedi opportune, il resto sono dichiarazioni dal sen fuggite”. Ora basta davvero parlare a nome dei tifosi, lei Beretta non ha titolo e soprattutto non le importa assolutamente nulla di noi, in un paese normale lo avrebbero cacciato da tempo, abbia il buonsenso di dimettersi, lo stipendio (Unicredit) non le manca.

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Per Corederoma
Paolo Nasuto