Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutolunedì, 9 Aprile alle ore 11:57
Dario è un ragazzo di Cascina, tifoso del Pisa. A Dario è stato notificato un Daspo, misura che secondo il sito ufficiale dell’Osservatorio Nazionale sulle manifstazioni sportive è “misura di prevenzione atipica caratterizzata dall’applicabilità a categorie di persone che versino in situazioni sintomatiche della loro pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica con riferimento ai luoghi in cui si svolgono determinate manifestazioni sportive, ovvero a quelli, specificatamente indicati, interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni stesse.”
Dario ci scrive:
“19 Settembre 2010, campo sportivo di Uliveto Terme, Campionato di Eccellenza.
Uliveto-Massese per gli sportivi di Uliveto una partita attesa con grande entusiasmo data la caratura dell’avversario in rapporto ai normali standard (nel girone quell’anno c’era anche la Pistoiese).
Uliveto coinvolto nella lotta per non retrocedere, Massese ad inseguire la Pistoiese.
Pronti via ed al 25° del 1° tempo Uliveto in dieci uomini per una espulsione dovuta a falli di gioco, passano 5/10 minuti ed Uliveto in nove per un episodio analogo a centrocampo. Da parte di tutti gli sportivi ulivetesi non partono certo complimenti verso la terna e verso i giocatori della squadra avversaria ed io onestamente faccio altrettanto. Finisce il 1° tempo e la sensazione è che nel 2° tempo sarà dura per i ragazzi dell’Uliveto tener testa alla corazzata Massese. Al contrario invece i ragazzi trovano risorse incredibili tanto che alla mezz’ora sfiorano addirittura il vantaggio colpendo una clamorosa traversa; ormai vicini al termine io ed alcuni altri sportivi ci portiamo vicino al sottopasso per complimentarsi con i giocatori ” Rossocrociati” ( La croce Pisana è anche simbolo della squadra di Uliveto) ma ecco un nuovo colpo di scena da parte dell’arbitro che al 93° fischia un calcio di rigore a favore della Massese. Chi si presenta sul dischetto ??? Niente popo’ di meno che Igor Zaniolo, il quale dopo aver trasformato viene sotto la tribuna ad esultare (come sempre dimostrando l’intelligenza che gli riconosciamo) e dove erano presenti una cinquantina di Ultras della Massese con i quali per tutta la partita non c’era stato niente di che. A quel punto io ed altri sportivi ci siamo rivolti a Zaniolo gridandogli di vergognarsi ad esultare per un furto del genere e scatenando la reazione dei tifosi della Massese.
E stato a quel punto che io, riporto quanto scritto sul verbale della Questura ” mostrava ai tifosi della Massese, scoprendosi una spalla, un tatuaggio raffigurante lo stemma del Pisa Calcio, in senso di provocazione. Gli atteggiamenti provocatori avrebbero potuto istigare gli altri tifosi e provocare la reazione dei sostenitori della squadra avversaria tanto che la situazione sarebbe degenerata se non vi fosse stato l’intervento dei militari che con la loro opera di persuasione hanno evitato la risposta alle provocazioni.”
1) Io non ho tatuato lo stemma del Pisa calcio ma ho tatuata la Croce della Repubblica di Pisa, ma forse questo particolare non è stato visto direttamente da chi ha steso il verbale forse gli è stato riportato, o forse l’ignoranza da parte delle forze dell’ordine rispetto alla storia pisana è tanta da non capire questa differenza , forse fa comodo accostarmi alla curva pisana ed è proprio per questo che è arrivato il Daspo
2) Intervento dei militari ??? Io mi ricordo di un militare ed uno solo che mi chiedeva di calmarmi e di un militare ed uno solo che da solo tratteneva ben cinquanta tifosi della Massese. Per questo motivo ritengo che la situazione non è degenerata non per l’intervento dei militari, ma perchè essendo padre di famiglia ho ragionato sul fatto che era meglio lasciar perdere e infatti me ne sono andato.
3) Non ho scavalcato nessuna ringhiera in occasione del calcio di rigore, ma come ho scritto sopra mi trovavo già lì prima che venisse assegnato il calcio di rigore senza aver scavalcato nessuna balaustra.
Io ho fatto un primo ricorso tramite il mio avvocato che mi ha evitato almeno l’obbligo di firma che era previsto in un primo momento, ma per ragioni economiche e per il fatto che un ricorso prende più tempo della durata del Daspo mi sono messo l’animo in pace e fino al 16/10/2012 non posso nemmeno avvicinarmi al campo sportivo di Uliveto e non posso partecipare a nessuna manifestazione sportiva nemmeno amichevole in Italia e in Europa in quanto ho dimostrato ” particolare propensione ad alimentare situazioni conflittuali, avvalendomi della forza del gruppo “.
Non ho nessuna intenzione di fare la Tessera del Tifoso, ma anche volendo una volta scontata la diffida non potrò fare la tessera e quindi nemmeno l’abbonamento e non ho ancora chiaro se per 5 anni o addirittura per tutta la vita .
Tante persone adulte di Uliveto mi hanno espresso solidarietà e sarebbero state pronte a testimoniare come si sono svolti i fatti dato che rispetto a quanto dichiarato sui Verbali ci sono tante cose che sono state aggravate………. Perchè ???”
Dario aspetta che qualcuno gli risponda a questa domanda, e francamente ce lo aspettiamo anche noi.
Ci dobbiamo aspettare con ansia le solite parole, le solite promesse, i soliti inviti al buonsenso e al dialogo? Oppure possiamo vivere speranzosi del fatto che un giorno qualcuno ci spieghi come stanno veramente le cose?
A chiunque volesse approfondire e conoscerlo di persona, facciamo presente che Dario si è dichiarato “disponibile a un confronto televisivo da dedicare a queste problematiche, nel tentativo di RILANCIARE E RICREARE ENTUSIASMO IN TUTTI I SETTORI DELLO STADIO ED IN PARTICOLAR MODO IN CURVA NORD”.
Dario ci mette la faccia, e per quanto possa essergli utile, IoTifoPisa è pienamente solidale con lui.