lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Luis Enrique incontra i giornalisti nella sala stampa di Trigoria alla vigila del match di campionato contro il Lecce. Ecco le dichiarazioni integrali (parola per parola) dell’allenatore della Roma, trascritte fedelmente ascoltando l’audio della conferenza:

Luis EnriqueAccetterebbe di entrare in Champions giocando male in questo momento?
“Il risultato è sempre la cosa più importante. Io però penso che, per arrivare in Champions, il risultato arriverà più facilmente se si gioca bene. Che ci siano più possibilità di vincere. Ma alla fine mancano otto partite e la cosa più importante è sempre il risultato”.

Per domani teme di più il Lecce o la possibilità che la Roma possa avere una partita storta?
“Come sempre mi preoccupa l’avversario,  la qualità individuale dei calciatori e soprattutto il fatto che è una squadra che ha bisogono di vincere, perchè è in una situazione pericolosa e mi preoccupa la prestazione dei miei ragazzi. Penso che, dopo una bella partita, si può continuare perchè si arriva a quella successiva in una migliore condizione. Ma in questa stagione abbiamo fatto delle belle gare e subito sconfitte pesanti. In questo momento, senza alcun dubbio il più importante della stagione, mi aspetto una prestazione buona, una squadra con tantissima grinta e per noi la  partita di Lecce diventa importantissima”.

Mancano otto partite alla fine. Secondo lei c’è una quota per arrivare in Champions? Ad esempio 70 punti?
“Non lo so. Non ho fatto nemmeno il conto. Mi interessa la partita di domani, quello che posso controllare. Questa è una settimana importantissima. Non so quante vittorie possono essere determinanti per la Champions. Mi interessa vincere a Lecce e dimentico il resto”.

Otto finali da qui a fine campionato: come ha trovato i ragazzi guardandoli negli occhi? Sono carichi?
“Non ho avuto tempo di guardare tutti negli occhi, sono tanti, più di venti. Stanno bene, come sempre. Vedo una squadra che ha fatto un miglioramento e sono contento di quello che vedo. Ma individualmente ognuno sa che si gioca tantissimo a livello individuale e di squadra. E quello mi serve. Essere a quest’altezza con la possibilità di arrivare in Champions credo sia una cosa importante. Ma veramente importante sarebbe potèr essere vicini al terzo posto fino all’ultimo e prenderlo”.

Il quadro degli infortunati: Totti non ce la fa. Qualche notizia in più su Pjanic? Mercoledì arriva l’Udinese: pensa al turn over? Dobbiamo aspettarci dei giovani in campo domani?
“Come dico sempre la partita più importante non è quella di mercoledì, ma quella di domani. Poi ci sono due-tre partite contro avversari diretti, ma se noi non vinciamo e loro vincono sarà  più difficile. Guardo alla prossima partita e non a quello che potrà succedere mercoledì. Quelli che metterò in campo saranno quelli che penso siano i migliori per quella partita. E’ chiaro che ci sono ragazzi che hanno qualche problema, ma quella è una cosa da tenere sempre in conto”

Una valutazione su Serse Cosmi?
“Un allenatore di grande esperienza che sa quello che fa. Non l’ho visto lavorare, ma ho sentito che è un allenatore bravo. Si giocano tanto e per loro è un’opportunità importante per arrivare alla salvezza.

Cosmi tifa Roma: può essere una cosa in più?
“Per chi? Per noi o per loro? Sono sicuro che tiferà Lecce. Una cosa è il tifo un’altra è quando si è professionisti. Se è romanista avrà ancor più voglia di vincere con la Roma, è normale, ma che tifi una squadra o un’altra non credo sia importante per la partita”

Marquinho è il giocatore che si aspettava? Ha soddisfatto le sue attese? Ci sono ancora margini di miglioramento?
“Adesso sto vedendo quello che avevo visto prima che venisse qua. Ma questo è normale, perchè è sempre difficile per un giocatore che arriva da un altro paese, a stagione iniziata, ritrovare il suo livello individuale. Lui lo sta facendo perchè è una persona matura, ha questa voglia che considero chiave per essere un giocatore importante e il suo adattamento alla Roma è stato velocissimo. Mi aspetto ancora moltissimo di più, perchè ha molta qualità e adesso diventa un calciatore importante per noi. A gennaio è sempre difficile prendere un calciatore di livello come questo. Anche quando si arriva in estate, il primo anno costa sempre, è di adattamento: lui lo sta facendo in tempo record, già lo ha fatto e adesso diventa un calciatore molto utile per noi”.