CDR MAI VASSALLI

Tempo fa è stata ripresa con grande evidenza da “La Repubblica” la battaglia portata avanti dal nostro amico Lorenzo di www.asromaultras.it assieme alla WEBLEGION giallorossa, sui “colori” della nostra storia. Noi, accanto a quella battaglia che continuiamo a sostenere con forza, vorremmo proporre oggi una riflessione sulle radici etiche, comportamentali e culturali che ci hanno ispirato in un passato più o meno recente, perché siamo preoccupati e interdetti da quanto oggi accade attorno alla AS Roma.
L’AS Roma si è sempre distinta per un comportamento ispirato a valori di lealtà, correttezza e giustizia nel mondo dello sport in generale e in quello del calcio italiano in particolare. In questo percorso effettuato a testa alta, diverso e avulso dalle logiche di scambio che sono alla base della politica, sportiva e non, del nostro paese, abbiamo subito ricatti, ritorsioni, trappole e tranelli (da Vautrot, al caso Lipopil fino ad arrivare alla discutibile scelta dei Rolex in regalo agli arbitri).
L’AS Roma ne è sempre uscita a testa alta pagando prezzi significativi e importanti.
Dino Viola ha pagato addirittura con la salute e quindi con la vita. Abbiamo pagato prezzi altissimi anche per le denuncie di Zeman, che oggi trovano conforto nelle aule di giustizia, con arbitraggi penalizzanti al livello dello scandalo che hanno portato per lungo tempo alla sistematica sospensione di direttori di gara che la domenica prima avevano arbitrato, e massacrato, la Roma.
Con fierezza e anche con sforzi probabilmente non sostenibili nell’ambito di una politica amministrativa corretta, Franco Sensi ha condotto una fiera battaglia contro il Palazzo alla fine della quale c’ha rimesso in patrimonio e in salute. Ora la situazione è quella che è.
Pur comprendendo le legittime aspirazioni delle figlie del Dott.Sensi che naturalmente non vogliono vedere depauperato un loro patrimonio in nome e per conto di una società di calcio, noi di CoredeRoma, in nome e per conto dei tifosi che fanno riferimento al nostro gruppo, e ai tantissimi che seguono il nostro sito, affermiamo con forza che la dignità del tifoso romano non può essere messa in vendita.
Non può essere messa in vendita dando l’accesso a Trigoria a personaggi che per anni hanno speso tutte le loro risorse per danneggiarci, ostacolarci e gettare fango su Roma e sui Romani, non può essere messa in vendita sostenendo candidature di personaggi che ci hanno deriso e vilipeso.
Ci rendiamo conto che questo costerà probabilmente altri sacrifici e forse cocenti delusioni sportive ma preferiremmo cento volte ricominciare dalle categorie inferiori che diventare amici servili del “giaguari” di turno.
Nemmeno uno scudetto o una CL per noi assume valore se confrontata con la perdita della nostra identità, di quei principi e di quei canoni che hanno sempre costituito l’essenza dei sostenitori della AS Roma. Questa nuova AS Roma che si va profilando, dai Moggi ai palazzinari, dell’imprenditoria romana di cui già mirabili esempi si stagliano sull’altra sponda del Tevere, non ci innamora più e questo, riteniamo, sia un danno gravissimo per la città e una imperdonabile occasione perduta.
La Roma in cui ci identifichiamo da sempre è quella che mantiene il mandato per cui è nata nel 1927:
l’associazione della squadre capitoline unite per formare la squadra della città e per combattere lo strapotere calcistico delle squadre del Nord.
QUINDI MEGLIO IN C CHE CON QUESTI QUI