sabato, Maggio 18, 2024 Anno XXI


Nonostante al fallimento societario sia poi conseguita la decisione di sciogliere lo storico gruppo “Ultras Union C. S.”, non si è voluta però perdere l’opportunità di manifestare il proprio dissenso all’interno di un’evento che, seppur amichevole, riguarda pur sempre due rappresentative sotto l’egida dell’UEFA, dai più ritenuta insensibile se non connivente con il massacro dei cani randagi che le autorità stanno perpetrando in Ucraina, con il fine (o con la scusa, a seconda dei punti di vista) di rendere le strade più sicure e più a misura di turista/tifoso.
Gli ex “Ultras Union” hanno appeso lo striscione “Stop al massacro dei cani in Ucraina”, in piena luce del giorno, senza ricorrere a incursioni notturne o altre azioni anonime simili. Una volta esposto lo striscione, i ragazzi sono stati tutti identificati ma le autorità, in questo caso, hanno avuto un approccio morbido, non pretendendone la rimozione ma quantomeno lo spostamento dello stesso in un angolo dello stadio.
A margine, un video segnalatoci dai ragazzi di Chioggia in cui è possibile vedere lo striscione, oltre che l’approccio all’argomento di un fiduciario Coni evidentemente ignaro del fatto che vi si denunciava (per non parlare del suo auspicio alla rimozione…).
Presenti all’evento almeno tre testate giornalistiche e, come facilmente avrete già immaginato, nessuno ha fatto nemmeno un rigo di cenno all’accaduto o, più in generale, al deplorevole massacro in atto in Ucraina.
Queste brevi righe a testimonianza dell’ennesima inziativa ultras in merito, alla incontestabile e sempre viva sensibilità e solidarietà degli ultras, un lato che giornali ed opinione pubblica tendono sempre a snobbare e che noi, per reazione uguale e contraria, teniamo particolarmente a sottolineare.

Sport People.

Per Corederoma
Paolo Nasuto