Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke venerdì, 16 Marzo alle ore 11:21
La Procura della Repubblica della Capitale sta indagando su una tentata truffa a danno della As Roma. L’inchiesta – sulla quale la societa’ giallorossa non ha voluto dire nulla – sarebbe scaturita da un’attivita’ di ‘dossieraggio’ svolta in ambienti dell’informazione romana. da repubblica.it Truffa stile Totò, cronista e speaker indagati Provano a devastare l’immagine pubblica del dg giallorosso Franco Baldini e dell’avvocato Mauro Baldissoni, la Digos li smaschera: ora sono tutti indagati per diffamazione Fai presto a dire “Progetto”. E hai voglia a spiegare agli americani dove sono finiti. La “As Roma” sarà anche “bostoniana”. Ma Roma, resta Roma. E passerà del tempo prima che Trigoria si liberi dell’assedio miserabile di questuanti e diffamatori. Dal berciare di certi “opinionisti” (si fa per dire), dal risentimento degli “esclusi” dalla nuova proprietà. Storia delle ultime due settimane. Roba stracciona da “soliti ignoti”, risolta da un’indagine della Digos coordinata dal Procuratore capo reggente Giancarlo Capaldo. Alla vigilia dell’ultimo derby, la “Iena” Paolo Calabresi viene avvicinato da un giornalista ormai in pensione, Roberto Renga, già “firma” di Paese Sera e Messaggero, portata in palmo di mano dalla vecchia proprietà. L’uomo dice di avere documenti in grado di devastare l’immagine pubblica e privata di Franco Baldini, direttore generale del club, e di Mauro Baldissoni, avvocato membro del cda. Si tratta di “trascrizioni di sms” – farfuglia, mostrando due fogliacci compilati a mano libera da chi sa chi – che dimostrerebbero (pensate…) che i due sono massoni (come indicherebbe un umoristico anagramma, “tfa”, triplice fraterno abbraccio) e che, naturalmente, il nuovo gruppo dirigente fa “la cresta” sul calciomercato. La “Iena” cui il falso appare macroscopico, registra di nascosto la conversazione. Il nastro finisce alla Digos, dove vengono ascoltati come testimoni Baldini, Baldissoni CARLO BONINI da ilmessaggero.it Falsi dossier contro Baldini, scatta l’inchiesta della procura Si indaga sui ricatti al direttore generale giallorosso. La denuncia a carico di 4 persone del mondo dell’informazione Un’attività di dossieraggio nei confronti del direttore generale dell’As Roma Franco Baldini. La denuncia a carico di quattro persone, giornalisti e collaboratori di diverse testate che avrebbero creato un falso dossier ai danni di Baldini e dell’As Roma, ha già portato la Digos a svolgere una serie di accertamenti e di perquisizioni. L’inchiesta, coordinata dal procuratore reggente Giancarlo Capaldo, ha fatto in fretta molti passiin avanti, dopo un esposto presentato in questura soltanto alcune settimane fam negli uffici della Digos. Gli indagati avrebbero tentato di vendere informazioni inventate ad alcuni organi di stampa su presunti affari privati e su interessi del manager Franco Baldini, legati alla compravendita dei giocatori. E persino su suoi presunti rapporti con la massoneria. E adesso, dai primi accertamenti, è emerso anche il nome di Mario Corsi, ex Nar, conosciuto come «Marione», voce della radio sportiva «Centro suono sport», già condannato nel 2010 per alcune affermazioni offensive nei confronti di un giocatore della Juve. Così proprio lo speaker numero uno dei giallorossi sarebbe coinvolto nell’attività ai danni della squadra. Le perquisizioni e le acquisizioni di documenti sono state eseguite nei giorni scorsi e hanno confermato l’ipotesi della denuncia: negli appartamenti e nei luoghi di lavoro dei giornalisti sono stati ritrovati i dossier, confezionati per danneggiare Baldini. Adesso la procura sta valutando, altre ipotesi di reato oltre alla diffamazione. Baldini è tornato alla Roma nell’ottobre scorso dopo una lunga stagione trascorsa nel Real Madrid. Sue le prime denunce contro il sistema «Moggi». Nel giugno 2004, dopo la decisione di Fabio Capello di lasciare la Roma e passare alla Juve, è proprio l’attuale direttore generale dei giallorossi che, in onda nella trasmissione di Serena Dandini «Parla con me», denuncia pubblicamente la Gea, il Milan e la Juventus di amministrare il calcio secondo i loro interessi economici e sportivi e sottolinea il fatto che Capello, fino a pochi mesi prima insieme a lui avesse criticato atteggiamenti sleali della Juve, del Milan e della Gea. Val. Err. |
