Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutovenerdì, 16 Marzo alle ore 02:08
IL CAIRO- Sono 75 le persone che il tribunale civile egiziano ha arrestato con l’accusa di aver pianificato l’uccisione di ultras della squadra di Al Ahly, negli scontri dello stadio di Port Said avvenuti lo scorso febbraio. Posti sotto custodia cautelare anche nove alti dirigenti delle forze di sicurezza addette allo stadio.
Il procuratore della Repubblica, Abdel Meguid Mahmoud, ha accusato alcuni dirigenti, tra cui anche il generale Issam Samak, capo della sicurezza allo stadio, di aver realizzato un piano per eliminare fisicamente gli ultras facendo organizzare atti di sabotaggio e aggressioni per causare disordini a teppisti e banditi armati di armi bianche e di esplosivi. I tifosi dell’Al Ahly erano stati protagonisti nella rivoluzione del 25 gennaio 2011 che spodestò l’allora presidente, Hosni Mubarak.
Durante quel triste primo febbraio, morirono 74 persone. Gli scontri erano scoppiati senza alcuna apparente motivazione. Dopo i novanta minuti di partita dove i padroni di casa si erano imposti per 3 a 1, gli ultras dell’Al-Masri avevano dapprima invaso il terreno di gioco attaccando i giocatori della squadra rivale ed inseguendoli fin dentro gli spogliatoi, per poi spostarsi sulle gradinate dando fuoco agli spalti e facendo volare coltellate senza alcuna apparente motivazione. Le agitazioni sono continuate anche fuori dal complesso sportivo ed il bilancio è stato quello di una vera e propria strage: 74 morti, quasi mille i feriti. I testimoni avevano raccontato che la rivolta era durata all’incirca 30 minuti, senza che i poliziotti si siano realmente interessati a quelle che stava accadendo. L’episodio creò un così forte risentimento tra gli egiziani che le successive manifestazioni di protesta davanti al ministero dell’Interno avevano provocato nelle settimane successive altri 16 morti.
Un dispaccio dell’ufficio del procuratore egiziano citato da Al Jazeera, spiega che l’indagine è stata condotta sulle confessioni degli indagati e su alcuni video girati in quella mezz’ora di pura follia. La nota esplica anche il che c’è stata la ‘premeditazione’ e i colpevoli erano preparati ad usare coltelli, pietre ed esplosivi.