giovedì, Luglio 17, 2025 Anno XXI


L’Aquila, 15 mar 2012 – Dopo nove anni undici ultras (otto dell’Aquila calcio e tre del Pescara) ottengono l”assoluzione dall’accusa di essersi resi protagonisti dei disordini che ci furono dopo il derby giocato nel lontano 9 febbraio 2003.

Lo riferisce oggi “Il centro” precisando che l’udienza in appello è stata imperniata sul capo di imputazione principale, ovvero la violazione di una legge specifica (la 401 del 1989) che punisce chi invade il campo. Di questo reato erano accusati gli aquilani P. T., M. P., C. C., P. M., A. Z., G. C., F. A. e M. D., i pescaresi S. D., M. C. e il chietino E. D. Tutti di età compresa tra i 26 a i 42 anni. Altri tifosi erano finiti sotto processo per reati minori come il non avere fornito le generalità ai poliziotti.

In appello è stata ribaltata la condanna in primo grado come richiesto dagli avvocati Fabio Alessandroni e Fabrizio Fiore. Per la cronaca la partita fu vinta dal Pescara che si impose per 4-2 sulla formazione rossoblù molto volenterosa ma condizionata dallo sfacelo societario che era in arrivo. L’indagine fu fatta la polizia che denunciò anche altri giovani per reati minori.

[Fonte: Il Capoluogo]

Per Corederoma
Paolo Nasuto