sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


Champions League 2007-2008
Terzo turno – partita di andata – gruppo F
ROMA – Sporting Clube de Portugal Lisboa (Portogallo)Stadio Olimpico
Mercoledi’ 23 ottobre 2007, ore 20.45
Arbitra il sig. Terje Hauge, della federazione norvegese

Open up your eyes
Save yourself from fading away now, don’t let it go
Open up your eyes
See what you’ve become, don’t sacrifice
It’s truly the heart of everything

Tre settimane, 21 giorni. Questo il tempo passato tra la Roma di Manchester e quella con lo Sporting. Tre settimane fa, finiti i fuochi d’artificio estivi, la realtà ridimensionava le ambizioni della squadra, malgrado qualche giustificazione plausibile. Oggi i limiti sono sotto gli occhi di tutti: per attuare gli schemi della banda bassotti di Spalletti bisogna essere sempre al massimo della condizione e della concentrazione. E se dopo Manchester si poteva dire che Curci era stato più bravo di Casillas, il match più importante del girone di Champions ci ricorda che è meglio ricominciare a correre e pensare ad altro.
Infatti, eliminando gli ucraini della Dinamo, a cui comunque dovremo rendere visita, il doppio confronto con lo Sporting è decisivo per assegnare il secondo posto nel girone e quindi la qualificazione agli ottavi. Non va sottovalutato neanche il risultato finale in sé, in quanto il confronto diretto potrebbe essere discriminante. Difficile giudicare chi sta meglio con tre punti: la Roma battendo Kiev e perdendo a Manchester o lo Sporting vincendo a Kiev (1-2, reti di Tonel e Polga) e perdendo in casa col Manchester (0-1) ?
Era dal 1970/71 che lo Sporting non vinceva in trasferta, quando regolò i maltesi del Floriana 4-0. Così come la sconfitta imposta all’Inter l’anno scorso è stata l’unica vittoria contro una squadra italiana in dodici partite.
In sintesi: due squadre leggerine, il gioco compassato tipico dei portoghesi contro le accelerazioni della squadra di Spalletti. Il sondaggio Uefa rileva un vantaggio a favore della “Totti’s tribe”, col 75% dei voti.
Lo Sporting, nel weekend, è stato vittima del Fatima, squadra di seconda divisione e giant killer della coppa di Lega, Fatima che li ha sconfitti a Lisbona nell’andata dei quarti per 2-1. Lo stesso Fatima ha eliminato i campioni del Porto nel turno precedente.
Pochi dei titolari di coppa giocheranno all’Olimpico. Per la cronaca il match è stato giocato sul campo del Belenenses in quanto l’Alvalade ha avuto bisogno di rifare il manto erboso per la quinta volta in quattro anni.
In campionato solito assolo del Porto e Leoni che arrancano sette punti dietro. Consola poco sapere che il Benfica è un punto sotto.
Lo Sporting vanta una tradizione come trampolino per giovani talenti. Quest’anno ha venduto il capoverdiano Nani al Manchester United per 25 milioni di euro, ma l’inesauribile vivaio ha maturato una notevole classe 1986 con Joao Moutinho, ora capitano, e Miguel Veloso, eletto miglior giovane della Superliga dell’anno passato.
Quattro i campionati primavera vinti consecutivamente.
Anche gli investimenti sono mirati ai giovani: sono arrivati il brasiliano Celsinho e l’incostante montenegrino Vukcevic. Dalla Lokomotiv Mosca è sbarcato in prestito l’incompiuto Izmailov, che ha già giocato contro la Roma. Anche Celsinho ha seguito lo stesso percorso del prestito dai ferrovieri russi: classe 1988, esploso nel 2005 ai Mondiali under 17, è considerato il nuovo Ronaldinho nei gesti e nel fisico.
Sarà proprio la mancanza d’esperienza internazionale il tallone d’Achille dei portoghesi: Izmailov è veterano con 34 presenze nelle coppe.
Paulo Bento, allenatore sportinguista, ha convocato 19 giocatori.
Ha dovuto lasciare a casa il portiere titolare della nazionale serba Stojkovic (34, che ha sostituito il leggendario Ricardo) ma ha recuperato Anderson Polga (4) per la difesa, Vukcevic (10) e Adrien Silva (6) per il centrocampo. Infortunati anche Pereirinha, Pedro Silva e Derlei.
Rui Patricio (1) è il portiere di riserva. Gli altri convocati, per ruolo: l’esperto portiere Tiago (16); lo slovacco Had (3), il brasiliano Ronny (8), Tonel (13), Abel (78) e l’italiano Gladstone (26, ex carneade di Verona e Juventus) per la difesa; Carlos Paredes (5), Izmailov (7), Miguel Veloso (24), Joao Moutinho (28), Celsinho (88) e Romagnoli (30) per il centrocampo; Yannick Djaló (20), il bomber brasiliano Liedson (31) e l’altro montenegrino Purovic (9) per l’attacco.

Nelle statistiche stagionali di coppa, ancora scarse, Totti insegue Van Nistelrooij nella classifica dei tiri in porta (7 contro 8).
La divisa ufficiale dello Sporting prevede maglia e calzini biancoverdi a righe orizzontali, pantoloncini neri. La seconda è nera con degli orribili inserti e calzini giallo/verdi fosforescenti. Almeno quella usata a Kiev, perché secondo il sito Uefa ne esisterebbe un’altra gialloverde come l’Australia.
In Europa lo Sporting vanta una Coppa delle Coppe vinta nel 63/64 battendo il Budapest MTK.
L’arbitro dell’incontro sarà il signor Hauge, norvegese classe 1965. Per un De Santis che si lamentava di non poter rappresentare l’Italia ai Mondiali, Hauge non è stato convocato per la manifestazione in quanto non è stata considerata esemplare la direzione della finale di Champions League Arsenal-Barcelona del maggio 2006. Nato a Bergen e internazionale dal 1993, ha arbitrato anche la Supercoppa europea del 2004. Ha già arbitrato due volte lo Sporting (Sporting – Bayern 0-1 l’anno scorso e Udinese – Sporting 3-2 nelle qualificazioni CL 2005), 3 volte la Lazio e addirittura 5 il Milan.
Auguri a Doni, 28 anni il 22 ottobre.
Per chi ama fare i conti in tasca alla societa’, vediamo la spartizione della torta dei soli diritti TV: 3 milioni di euro per la partecipazione, 2.4 per le sei partite di qualificazione, 0.6 per la vittoria contro la Dinamo. Totale parziale: 6 milioni.

Il sito ufficiale dello Sporting: http://www.sporting.pt