POLIZIOTTI VS. NO-TAV, LACRIMOGENI SPARATI SUL TRENO
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomartedì, 28 Febbraio alle ore 03:02
Stazione di Torino Porta Nuova, sabato 25 febbraio 2012 ore 20.30 circa: dopo la grandissima manifestazione del pomeriggio in Val Susa, i manifestanti che tornano col treno subiscono una rappresaglia da parte delle forze dell’ordine. Dopo alcune cariche del tutto immotivate e violentissime, sempre senza motivazione vengono sparati dei lacrimogeni fin sulle carrozze del treno.
Sono situazioni che i ragazzi delle curve conoscono già: forse il caso più clamoroso fu quello dei tifosi del Milan in trasferta a Perugia nel 1999 per il match che valeva lo scudetto. Mentre si apprestavano a tornare sui treni per far rientro a Milano, in un clima di festa, la polizia caricò per accelerare le operazioni di salita, e di fronte alla reazione dei tifosi prima sparò lacrimogeni sulla banchina e poi dentro al treno. Un tifosi rossonero, affacciato al finestrino del treno, venne colpito in pieno volto e perse un occhio. Domanda: ne avete mai sentito parlare?
In quegli anni si parlava di abolire le trasferte, e da più parti si levavano voci di dissenso. Allora piano piano hanno creato il terreno fertile: sempre più spesso succedevano episodi come quello di Perugia (chiedete ai romanisti tutti gli anni che sono andati a Napoli, come si concludeva la loro trasferta), puntanto poi il dito verso gli ultras, fino ad arrivare alla situazione di oggi…
Mi sembra che in ambito sociale stiano cercando di creare lo stesso terreno fertile, e vedo che le varie associazioni interessate non si stanno realmente unendo: ci sono gli estremisti del movimento no-global che vogliono fare la guerra alla polizia, e molti invece più vicini a partiti come il PD (il PD meno L, visto che sono identici al circo di Berlusconi ma con meno capacità il che è tutto dire…) che, probabilmente interessati ad una carriera politica, evitano di colpevolizzare le forze dell’ordine e preferiscono puntare il dito verso i cosidetti “Black-Block” che stanno diventando per le manifestazioni ciò che sono gli ultras per gli stadi: il capro espiatorio di tutti i mali!
Così non stupitevi se fra qualche anno imporranno a tutti coloro che vorranno partecipare a qualche manifestazione di avere la tessera di un partito, o vieteranno l’esposizione di determinati striscioni magari contro il governo… Tutto ciò che fanno sono prove tecniche di dittatura, che negli stadi hanno già imposto ma qualcuno ancora non ci arriva…