Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutogiovedì, 16 Febbraio alle ore 03:17
Per un politico italiano, Facebook può rappresentare tre cose: un’ottimo strumento con cui condividere i propri pensieri (specialmente su omosessualità e minoranze etniche) off the record; un qualcosa di più pericoloso dei gruppi terroristici degli anni ’70; un patibolo digitale, un magnete per il risentimento/disgusto provato dalla popolazione nei loro confronti.
La mattina del 15 febbraio la deputata Pdl Daniela Santanché lascia sulla bacheca della sua pagina FB la seguente massima: “Gli uomini delle forze dell’ordine anche se sbagliano non sono mai assassini”. La frase, politicamente discutibile, scatena sul social network una Dresda di bile e d’odio1. La Privata Repubblica ha così deciso di analizzare scientificamente circa 4000 commenti2. Il risultato dello studio è racchiuso in queste infografiche. Nella prima, i vari insulti sono racchiusi in 14 macrogruppi che vanno dal meretricio alle minacce (più o meno esplicite). Nella seconda, invece, si possono trovare i 10 migliori commenti scelti dalla giuria del prestigioso Popolo Del Web™.
1.È estramamente interessante notare come su Twitter la discussione sia rimasta in un recinto di civiltà, mentre su Facebook è degenerata dopo una dozzina di commenti. [?]
2.Ora sono arrivati a quasi 6000 – ma sticazzi. [?]