Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomartedì, 14 Febbraio alle ore 10:38
Siamo alle solite! In Italia si può tranquillamente aggirare la Legge purché non si sappia oppure purché a farlo siano semplicemente coloro che dovrebbero farla rispettare.
Infatti i primi ad aggirarle sono sempregli organizzatori che gestiscono questa situazione a proprio piacimento e spesso a proprio vantaggio. Un esempio lampante è l’impossibilità per i tifosi privi di tessera di assistere alla gara dal settore ospiti, imposizione stabilita dall’ex Ministro Maroni mediante circolare amministrativa. Un consiglio/obbligo che poi di fatto viene spesso disatteso dal momento che i tifosi privi di tessera vengono dirottati nel settore ospiti. E’ successo a Firenze, a Cesena, a San Siro e si è ripetuto anche a Bergamo nella gara di ieri. Si può fare, ma non si può dire.
Quando si parla di gestione della circolare ad uso e consumo proprio però non ci si riferisce soltanto a questo ma anche agli striscioni di un metro per un metro (per il quale non c’è la necessità dell’autorizzazione, leggi circolare) che vengono ritirati perché hanno chiaramente un contenuto ritenuto “scomodo” dagli organizzatori dello stadio. “Lecce non si tessera” era il contenuto di uno delle due pezze esposte nel settore dedicato alla tessera del tifoso che ha scatenato l’ira delle forze dell’ordine presenti nell’impianto. Alcuni presenti giurano che le stesse hanno letteralmente minacciato il Daspo nei confronti di chiunque si fosse trovato nei pressi della scritta esposta ed un ragazzo invece sarebbe stato allontanato poiché conservava nello zaino uno di questi striscioni, poi gli è stato tolto ed è tornato al suo posto.
La questione è piuttosto delicata e non deve essere sottovalutata. Gli stessi tifosi sono stati costretti a litigare con steward e forze dell’ordine a causa di uno striscione che non doveva essere visto. Si, ma da chi?