Per Sky si può tornare a giocare tutti la domenica
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutolunedì, 6 Febbraio alle ore 01:22
Partite al gelo, partite rinviate, di chi è la colpa? Più o meno tutti indicano le Pay-tv. Noi no. Anzi spieghiamoci, sicuramente sono colpevoli ma mai quanto la Lega di A, di Beretta & Co. Insomma i principali responsabili della distruzione del calcio sono loro. Incapaci di portare a casa altra introiti che non siano i diritti Tv. Tra dilettantismo, pigrizia, nesun club spinge per il Merchandising, per agevolare i tifosi e fare quindi cassa. Sull’argomento stadio, meglio stendere un velo pietoso a nessuno interessa costruirne di nuovi, a parole forse, poi nei fatti si continua a giocare negli stadi più vecchi d’Europa.
E’ passato quasi nel silenzio totale un comunicato durissimo di Sky che merita invece una lettura molto attenta, ve lo riportiamo integralmente, firmato: Jacques Raynaud, vice presidente di Sky Sport Channels & Advertising che spiega che le decisioni sul calendario sono autonomamente prese dalla Lega Calcio Serie A e le responsabilità dei mali del pallone nostrano sono tutte da cercare al suo interno:
Ritengo importante chiarire alcuni punti. La partita di ieri sera (ndr Parma – Juventus) è stata annullata per motivi di ordine pubblico legati alla sicurezza dello stadio. Le pay-tv non hanno nulla a che fare con le condizioni degli impianti sportivi, cosa che non si può dire invece di alcune amministrazioni locali e delle società di calcio che proprio dagli abbonati alle pay-tv hanno ricevuto solo durante gli ultimi due anni oltre 1 miliardo e 600 milioni di euro. Una cifra che corrisponde ad oltre 2 milioni di euro al giorno inclusi Natale, Ferragosto e Santo Stefano.
Insomma, Sky sovvenziona il calcio tenendo in piedi la baracca, ma le società e gli enti locali non si occupano di dotare le squadre di impianti in grado di ospitare una partita in sicurezza anche in condizioni meteorologiche avverse con una sola lodevole eccezione:
Purtroppo le società di calcio – ad eccezione della Juventus – non hanno investito quasi nulla di questa cifra straordinaria negli stadi dove accolgono ogni domenica i loro tifosi, con le evidenti conseguenze di queste ore. Ricordo infine che non sono le pay-tv a decidere il calendario della Serie A. Questo calendario è deciso dalla Lega Calcio che gestisce in completa autonomia date, anticipi e posticipi, oltre alla scelta dei 5 turni infrasettimanali. Certo, gli orari e la struttura del calendario sono la diretta conseguenza dei costanti aumenti di corrispettivi richiesti dalla Lega e dalle squadre per i diritti televisivi.
Raynaud addossa la responsabilità alla Lega, anche se è ovvio che questo tipo di calendario sia proprio pensato per rispondere alle esigenze delle pay tv come Sky. La soluzione però è semplice. Si vuole di nuovo il calcio con tutte le partite alle 15 della domenica con rari e sporadici posticipi di lusso? Ecco come fare:
Si vuole diminuire gli anticipi e i posticipi? C’è una soluzione davvero semplice, che è la stessa nel calcio come in qualsiasi mercato e per qualsiasi prodotto: il venditore torni a chiedere un prezzo più accettabile e i compratori naturalmente chiederanno in cambio meno prodotto.
Insomma, finché la Lega Calcio vorrà così tanti soldi per concedere i diritti tv (e ne vorrà sempre di più anche nel prossimo futuro) la questione non è risolvibile, ma spetta comunque ai presidenti delle società, non a Sky e Mediaset Premium.