lunedì, Maggio 13, 2024 Anno XXI


Stavolta ce n’è davvero per tutti. Per i Della Valle, la società, Corvino, la squadra. La rabbia dei tifosi si rovescia su tutta la Fiorentina.

Il Lecce, fanalino di coda (ma coi tre punti conquistati ieri al Franchi, i primi della gestione-Cosmi, divide l’ultimo posto con il Novara) ha appena espugnato il Franchi con un rigore discusso da tutto il clan viola, Rossi compreso, realizzato da Di Michele dopo un contatto tra Muriel e Natali (che poi lascerà i suoi in dieci tramortito da uno scontro con Esposito) segnalato dal guardalinee. Un episodio che spezza l’equilibrio di una gara brutta in cui Ljajic spreca le ennesime occasioni-gol (e per fermarlo Benassi ci rimette il setto nasale), Jovetic è mal servito, i big viola latitano al cospetto di avversari, trascinati da Cuadrado, che fanno il loro senza troppo penare. Una sconfitta, la seconda interna, che fa saltare il tappo alla pazienza del popolo viola già

Tentata irruzione negli spogliatoi. Vertice tra Rossi e Della Valle: «Arriverà qualcuno, settimana decisiva». Vargas e Cerci via

messa più volte finora a dura prova. Partono dalla curva Fiesole fischi e cori in cui si invitano i giocatori a correre e la proprietà a spendere. Al fischio finale un gruppo circonda la tribuna autorità: Andrea Della Valle se ne è andato nell’intervallo per seguire, come da copione, il secondo tempo dentro lo stadio. La gente, in mezzo a slogan in cui si invitano i Della Valle a rinforzare la squadra oppure ad andarsene, se la prende allora con il presidente esecutivo Mario Cognigni, che se ne va subito colpito pare anche da qualche sputo, e il consigliere viola Paolo Panerai che invece resta al suo posto finché le forze dell’ordine non lo invitano ad andarsene. La tensione è alle stelle. E dire che una settimana fa la Fiorentina si era illusa di una svolta dopo il successo di Novara conquistato con Jovetic e i suoi baby d’oro. Ora invece è di nuovo buio. «Chiedo scusa alla gente di Firenze, dovevamo fare meglio. Questa gara poteva darci la svolta, è andata male per colpa mia», dice Delio Rossi.

ASSEDIO E CONFRONTO Fuori monta sempre più la protesta. Gli ingressi principali del Franchi sono assediati da almeno cinquecento tifosi per una contestazione che si esaurisce verso le 18,30. Un gruppetto prova a entrare negli spogliatoi ma vengono fermati dalla polizia. Sette tifosi della Fiesole chiedono e ottengono, come già dopo il 2-2 interno con l’Atalanta, un confronto dentro lo stadio con Cognigni, l’ad Mencucci, il club manager Guerini e il responsabile della comunicazione viola Teotino. Dieci minuti di faccia a faccia in cui gli ultrà (che però usciranno delusi) oltreché controllare di più le uscite notturne dei giocatori, chiedono prima di tutto rinforzi dopo gli addii di Mutu, Frey e Gilardino e una proprietà più presente. Intanto Andrea Della Valle si riunisce con Rossi per fare il punto della situazione, si parla di mercato in entrata («Interverremo di sicuro, questa settimana sarà decisiva, abbiamo trattative in corso» assicura il patron riferendosi) ma anche in uscita.

VIA CHI NON CI CREDE Perché mai come ora in questa Fiorentina c’è bisogno di rinnovamento. «Via chi non crede più al nostro progetto» è il pensiero comune di patron e allenatore e quindi, dal fischiatissimo Cerci a Vargas (e non solo) più d’uno sarà messo alla porta, se possibile già a gennaio. «Su Cerci chiedete in settimana a Corvino», ringhia Della Valle lasciando lo stadio alle 19 aggiungendo che il ds, ieri a Cesena, non è in discussione e c’è la ferma volontà di intervenire. «Prendiamo atto degli errori fatti e rimbocchiamoci le maniche, capisco la delusione della gente e accetto le contestazioni civili. Gli insulti? Ne riparleremo tra un mese», taglia corto il patron, bianco in volto, incredulo per la piega che ha preso la stagione ma, assicurano i suoi collaboratori, quanto mai arrabbiato e deciso a trovare una soluzione a dispetto di chi vorrebbe lui e il fratello Diego (comunque assente da Firenze ormai da una vita) prossimi a mollare la Fiorentina. «Questo ko è stato una doccia gelata, spero solo un incidente di percorso» sospira Della Valle. Rossi ammette: «Sarà un campionato di lacrime e sangue. Il mercato? Qualcuno arriverà, la società sa che abbiamo bisogno di rinforzi ma guai credere che saranno i salvatori della patria».

[Fonte: Sportpeople]

Per Corederoma

Paolo Nasuto