sabato, Maggio 17, 2025 Anno XXI


“Siamo contrari alla violenza, ma ci è sembrato esagerato punire con il Daspo chi ha introdotto quello striscione”. Alcuni soci dell’associazione Pro Brindisi (il vicepresidente Silvia Taveri, Giuseppe Epifani, Maria Indino e Massimo Landolfa) si schierano dalla parte del tifoso del Brindisi colpito da una diffida, per aver introdotto all’interno del “Fanuzzi”, in occasione del mach contro la Sarnese dello scorso 11 settembre, lo striscione arrecante la seguente scritta: “Altro che consorzio Asi, contadino va cugghi girasi”. Il provvedimento emesso dalla Questura di Brindisi, su iniziativa degli agenti della Digos coordinati dal vicequestore Vincenzo Zingaro, è considerato lesivo del diritto di espressione. “In quello striscione – fanno sapere dalla Pro Brindisi – non abbiamo visto nulla di offensivo. Pur avendo il massimo rispetto per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine, non abbiamo compreso le ragioni di questa decisione. Ogni tifoso dovrebbe essere libero di poter esprimere, in maniera pacifica, il proprio dissenso”.
Discorso diverso vale per l’introduzione e l’accensione di fumogeni all’interno dello stadio (gesto che è costato 2 anni di Daspo ad altri 4 tifosi, sempre per i fatti relativi a Brindisi – Sarnese, ndr). “La nostra associazione – fanno sapere dalla Pro Brindisi – è contraria al lancio di fumogeni su un terreno di gioco e prende le distanze da ogni episodio di violenza o di intolleranza. L’esposizione di uno striscione dai toni civili e moderati, però, riteniamo che non abbia nulla né di violento né di intollerante”.

[Fonte: Sportpeople]

Per Corederoma
Paolo Nasuto