Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomartedì, 10 Gennaio alle ore 03:02
Fuori dalla Nord, questa era la loro decisione prima della partita, ed è quello che hanno fatto gli Ultra’ Lecce. Erano circa duecento i tifosi riuniti fuori dal Via del Mare, ben guardati a vista da un numero impressionante di poliziotti in assetto antisommossa, pronti ad intervenire se solo qualcuno avesse avuto un colpo di tosse.
Qualche Ultrà è entrato nella Nord, giusto per assicurarsi che a nessun juventino terrone (o rinnegato chiamatelo come volete) venisse lo schiribizzo di presentare il suo vessillo bianconero. Bisogna dirlo, chi oggi era in curva (Ultrà e non) ha fatto buona guardia. Se fra le tremila presenze della curva ci sia stato qualche sostenitore avversario ha sicuramente passato il suo tempo a nascondersi e non farsi scoprire.
La protesta degli Ultrà Lecce e in generale dei leccesi, stufi della dirigenza e del loro totale menefreghismo verso i tifosi che amano veramente la maglia, ha fatto il giro di giornali e televisioni raccogliendo consensi fra le altre tifoserie. Avere le palle (perdonateci il francesismo) per rimanere fuori in una partita fondamentale come quella di oggi non è da tutti.
Semeraro ha avuto la sua vittoria, stadio stracolmo e incasso da capogiro. Ma ora quell’incasso dovrà farselo bastare per tutto il campionato. Da domenica prossima allo stadio ci saranno i TIFOSI DEL LECCE, quei “fessi” che a fine anno avranno dato molto più dei 30 euro risparmiati oggi, mentre i polli spennati da Semeraro torneranno a tifare la loro squadra dai bar e dai salotti e a Semeraro daranno solo un “arrivederci e grazie”.
Ai Semeraro oggi non sarà importato nulla che tantissimi tifosi leccesi siano rimasti fuori, a loro non sarà importato niente se la squadra non ha avuto un minimo di incitamento, e visto com’è andata la partita, forse dovrebbero chiedersi se con la spinta della Nord quel goal non poteva essere pareggiato. Sicuramente sono già a lavoro a programmare la prossima trasferta del Lecce al Via del Mare, il 29 gennaio arriva l’inter, il 29 gennaio arrivano altri polli da spennare.
Gli striscioni che gli Ultrà Lecce hanno appeso fuori dalla Nord sono significativi. Essere odiati dalla propria tifoseria, nonostante oggettivamente i risultati sportivi di questi anni non siano stati insoddisfacenti, vuol dire aver fallito miseramente, e forse per un uomo del suo carisma questo è qualcosa di insopportabile
I tifosi dal canto loro possono solo tenere duro, questo calcio moderno ormai fa schifo a tutti quanti e vogliamo credere che un giorno si ritornerà al calcio vero, al calcio fatto di colore, calore, striscioni tamburi e passione, e nel frattempo, magari, qualche anima pia avrà deciso di rilevare l’UsLecce.