lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


“Chiuso il 2011, anno in cui il Garante della Privacy ha dichiarato l’illegittimità del trattamento dei dati con la tdt e il Consiglio di Stato ha dichiarato l’illegittimità del legame obbligatorio fra tessera e circuito bancario. Il 2012, anno in cui si spera il T.A.R. Lazio confermi quanto sostenuto dal Consiglio di Stato e questo dannato articolo 9 venga modificato. A quel punto, se proprio non faranno un passo indietro, potremo anche tesserarci.. una domanda mi tormenta però: se la tessera verrà in tutto e per tutto svuotata di contenuto, verranno effettivamente superati luoghi comuni come “E’ una schedatura”, “E’ un ricatto”, “Mai tesserati” ecc. ecc. oppure ci sarà buona parte delle tifoserie organizzate che continuerà a ritenere un’infamata tesserarsi creando così una spaccatura insanabile all’interno delle stesse?”

Farò un esempio: un governo dittatoriale ti impone – per godere di un tuo diritto o comunque per potere fare una cosa che a te piace – di bere una bevanda, composta – oltre che di acqua – di zucchero, sale e bicarbonato. Tu contesti che la bevanda è imbevibile perché non ti piace lo zucchero, il sale e il bicarbonato. Dopo una serie di battaglie riesci a far levare quelle tre sostanze e rimane solo l’acqua. A quel punto, per fare ciò che ti piace, puoi pensare di berla o no?

Il discorso tessera è lo stesso.

Tutto nasce perché la buffonata chiamata tessera del tifoso aveva diverse cose criticabili:

a) quando si firmavano i moduli nessuno ti diceva che i tuoi dati andavano in questura e sottoscrivevi – potenzialmente – una carta di credito ricaricabile: il Garante della Privacy ha detto che ciò era illegittimo e non lo possono più fare e, comunque, anche quando si acquista un biglietto i dati vanno in questura;

b) il legame tessera/carta di credito: il Consiglio di Stato ha detto che è illegittimo e difficilmente il TAR potrà discostarsi da quanto sancito dal massimo organo giurisdizionale amministrativo;

c) le modalità per ottenerla, che sottostanno all’art. 9 della legge Amato, che comunque vale anche per i biglietti, ultima cosa da modificare.

Questi erano i punti decisivi e siamo a due terzi della strada, visto che a) e b) sono stati sostanzialmente risolti.

Ricordo a tutti che la battaglia “no alla tessera del tifoso” nasceva come “No all’art. 9”, vero problema per tutte le tifoserie: solo per semplificare – e per ricomprendere i due aspetti di cui ai punti a) e b) – si è arrivati al più semplice “no alla tessera del tifoso” molto più spendibile mediaticamente.

In una battaglia le strategie cambiano a secondo delle mosse della controparte: se ti trovi di fronte un muro, prima provi ad abbatterlo, ma se questo è fatto di cemento armato provi ad aggirarlo.

Non escludo che, una volta modificato l’art. 9, qualcuno potrà continuare a dire “no alla tessera” e cose del genere ma probabilmente lo fa perché non ha capito, in una forma ottusa di opposizione che non può portare da alcuna parte.

L’obiettivo qual è? Seguire le nostre squadre ovunque, ma nel modo migliore possibile, con i nostri amici al fianco. C’è chi gli amici li ha lasciati per strada, pensando che fosse impossibile cambiare il sistema e invece noi ci stiamo riuscendo. Con grandi sacrifici ma ci stiamo riuscendo. Non sappiamo se poi, alla fine ci riusciremo, ma potremo dire con fierezza di averci provato, di avergli reso la vita difficile, di aver venduto cara la pelle.

La massima parte delle tifoserie organizzate hanno, fortunatamente, delle teste pensanti che sapranno come comportarsi quando sarà il momento.

Per parte mia, se l’art. 9 verrà modificato nel senso che abbiamo indicato – l’unico corretto a livello di giustizia – non avrò problemi a farmi la tessera, perché diverrebbe esattamente equivalente al biglietto che acquisto settimanalmente per andare allo Stadio Olimpico.

Detto questo, certamente non stiamo aspettando passivamente che l’art. 9 si cambi da solo.

O lo cambiano loro, o lo cambieranno i giudici.

Io spero che il momento parapolitico sia propizio per modificare l’art. 9, visto che Maroni sta ormai in orbita nei cieli della Padania e non può più difendere in modo idiota e propalando dati falsi la sua “creatura”.

Qualora, in tempi rapidi, ciò non dovesse avvenire, andremo avanti con una delle delle numerose ingiustizie che si stanno verificando con l’applicazione dell’art. 9 cercando di arrivare all’ennesima decisione da parte dei giudici, che difficilmente potrebbe essere sfavorevole alle nostre tesi.

Articolo tratto da asromaultras.org

Per Corederoma
Paolo Nasuto