venerdì, Maggio 09, 2025 Anno XXI


Oramai sono pochi i tifosi che non conosco come MyROMA opera e quello che fa. E’ nostra volontà guardare sempre in prospettiva e non farci distrarre da falsi problemi. Circa due anni fa, quando ancora nessuno ne parlava, organizzammo degli incontri per spiegare ai tifosi cosa fosse il fair play finanziario mentre oggi vogliamo attirare l’attenzione dei tifosi romanisti su un altro aspetto che sarà fondamentale per il rilascio delle licenze UEFA: il SLO, ovvero Supporter Liaison Officer.

Secondo l’Articolo 35 del nuovo Regolamento UEFA Licenze per Club e Fair Play Finanziario, i club saranno obbligati a nominare uno SLO con lo scopo di assicurare un giusto e costruttivo dialogo tra un club e i propri tifosi. Questa decisione è il frutto della stretta collaborazione tra l’organo di governo del calcio europeo e la Direzione Tifosi – l’organo che offre una guida e supporta i gruppi di tifosi in 17 nazioni europee. In sintesi le Società che vorranno ottenere la licenza UEFA non solo dovrà essere in linea con i parametri del fair play finanziario, ma dovranno istituire un Supporter Liasion Officer che nella nostra lingua può essere tradotto come Funzionario per le Relazioni con i Tifosi.

MyROMA è consapevole della assoluta ignoranza che regna nel calcio italiano su questa materia e per questo, come è nostra prassi, cercheremo in modo costante di tornare sull’argomento. Oggi vi presentiamo l’intervista che Antonia Hagemann, Capo della Supporters Direct Europe, che i Soci più anziani ricorderanno in occasione della nostra fondazione del 27 Maggio 2010, ha rilasciato alla Federazione inglese dei Tifosi e che MyROMA ha tradotto per voi. Inoltre daremo dei primi link per approfondire che cosa è il Supporter Liaison Officer.

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[Fonte fsf.org] Il calcio si sta lentamente ma inesorabilmente adeguando ai nuovi requisiti UEFA delle licenze per club, da attuare dal 2012/13. Il focus iniziale è stato sulla necessità per il calcio di regolare i propri debiti entro il 2018, i club dovranno apparire come qualcosa che si avvicina ad un business sostenibile.

Il mancato rispetto dei criteri UEFA potrebbe vedere alcuni dei più grandi club europei perdere il sostegno finanziario di cui la Champions League é la manna. Molte domande sono state poste sulle modalità con cui le squadre di elite europee si adegueranno agli obblighi di fair play finanziario e, in mezzo a queste speculazioni, un cambiamento significativo è passato.

Ai sensi dell’articolo 35 della nuova regolamentazione della UEFA sulle Licenze dei Club e sul Fair Play Finanziario i club devono nominare un Funzionario per le Relazioni con i Tifosi (SLO), con l’obiettivo di garantire una migliore comunicazione tra club e tifosi, fin dall’inizio della stagione 2012/13.

Il concetto di rendere il SLO obbligatorio per i club in gara nelle competizioni europee è il risultato diretto di un sacco di duro lavoro da parte dei nostri amici della Supporters Direct (SD). La SD ha convocato un gruppo di esperti composto da gli SLO dalla Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Portogallo e Spagna. Anche i rappresentanti di Football Supporters Europe, alla quale la FSF è affiliata, sono stati coinvolti.

Gli SLO hanno appoggio dai più alti gradi del calcio europeo. Nella prefazione del manuale UEFA per gli SLO, il presidente della UEFA Michel Platini dice: “I sostenitori sono la linfa vitale al cuore stesso del calcio professionistico. Crediamo che [il SLO] si rivelerà un passo significativo nel garantire una migliore comunicazione tra i club e i loro sostenitori. Nel corso del tempo, il requisito SLO diventerà una parte importante e integrante del panorama calcistico.“

La FSF ha incontrato Antonia Hagemann, Responsabile dello Sviluppo Europeo alla SD, che è stata determinante nel lavorare con la UEFA per l’introduzione del SLO.

La FSF: Ciao Antonia, grazie per il tuo tempo. Puoi spiegare un po’ di più sul concetto di Funzionario per le Relazioni con i Tifosi (Supporter Liaison Officer – SLO)?

Antonia: Un SLO è qualcuno che costruisce ponti tra club e tifosi. I Club spesso non sanno nemmeno chi siano i loro tifosi o quello che realmente pensano, grazie a una mancanza di conoscenza o di comunicazione tra i due gruppi. Crediamo che il SLO possa aiutare a stabilire un reale e costruttivo dialogo tra tifosi e club.

C’è qualche club del continente che ha delle persone in questo ruolo?

Il modello tedesco SLO è in vigore da più di 20 anni, funziona molto bene, e lo scopo è quello di diffonderlo in tutta Europa. Ci auguriamo che questa sia la forma che i club concordino di utilizzare come modello. Non si tratta solo di quello che succede alle partite o negli stadi. Dovrebbe essere un lavoro quotidiano, aperto alla partecipazione dei tifosi, e la persona dovrebbe avere un livello di indipendenza e di un adeguato supporto con un ufficio e dei finanziamenti.

Essi appaiono in tutti i campionati in Germania, non solo nella Bundesliga, ma anche in seconda e terza serie. Anche i semi-professionisti ce l’hanno. Anche l’Austria li ha, anche se non sono necessariamente tutti stipendiati. Altri club come lo Slovan Liberec nella Repubblica Ceca e il Brondby in Danimarca hanno SLO impiegati sulla base delle nostre raccomandazioni, anche se purtroppo il Brondby ha tolto i suoi a causa di tagli ai fondi. In confronto all’Arminia Bielefeld in Germania, che sono retrocessi due volte in due anni, hanno conservato i loro due SLO perché per loro sono molto importanti.

Quale sarebbe il programma giornaliero?

Gli SLO devono essere in grado di comunicare ciò che realmente fa incazzare i tifosi e di contribuire a risolvere quelle tensioni. Dovrebbero essere coinvolti negli incontri tra i responsabili della sicurezza e la polizia. Al momento i club si incontrano con la polizia nel pre-partita e pensiamo che gli SLO potrebbero dare un contributo reale alla causa dei tifosi, dando il nostro punto di vista sulle cose. Essi dovrebbero avere incontri regolari con i funzionari della sicurezza, ma se si limitano solo a discutere questioni di violenza o teppismo, semplicemente la cosa non funziona. Deve essere esperto di questioni generali che riguardano i tifosi e di comunicazione, così come di prevenzione di atti di teppismo.

E come potrebbe lavorare nei giorni delle partite?

Nei giorni delle partite lo SLO andrà in trasferta con i tifosi ed sarà a portata di mano in caso ci fossero dei problemi. Lui o lei verificherà se ci sono problemi ad entrare allo stadio e medierà, se necessario. Lo SLO di casa collaborerà con i suoi colleghi del club in visita per assicurarsi che tutto sia OK e offrire assistenza in caso di necessità. In Germania la maggior parte degli SLO ora prende parte a un incontro al quale partecipano la polizia, gli steward e i loro omologhi, circa 45 minuti prima del calcio d’inizio per stabilire se tutto sta filando liscio.
Molto dipenderà da quanto sia stato efficace il lavoro che lo SLO ha fatto durante la settimana. Se tutto è stato preparato, lui o lei di solito può sedersi e godersi la partita! Tuttavia devono tenere gli occhi e le orecchie aperti per ogni evenienza. Dopo la partita lo SLO in trasferta monitorerà la situazione dei tifosi che lasciano lo stadio e di nuovo interverrà in caso dovessero sorgere dei problemi.

Come dovrebbe essere pubblicizzato tale lavoro – è qualcosa per la quale chiunque può proporsi?

I lavori devono essere fatti in modo da produrre situazioni diverse in luoghi diversi – un modello “taglia unica” non funziona. Deve essere permesso di sviluppare un suo modo ad ogni club. Ma deve essere qualcuno che i tifosi ritengano in grado di rappresentare anche la loro causa. Se la persona è qualcuno che viene dai tifosi poi la percentuale di successo è alta. La persona giusta può variare da club a club, in alcuni club minori sono volontari. La cosa più importante, tuttavia, è che la persona scelta sia credibile di fronte a tutti gli interessati, cioè i tifosi, la gestione del club, la polizia, gli steward, ecc
Non deve essere una posizione elettiva, ma non dovrebbe essere qualcuno che viene visto come un rappresentante del club. Un agente di sicurezza, per esempio, non funzionerà. Sappiamo che molti club europei ancora non hanno familiarità con il concetto, ma speriamo di educare la gente.

Quanto tempo hai lavorato su questo progetto?

E’ stato un processo lungo da quando abbiamo iniziato, ma abbiamo avuto molto supporto dai tifosi. In primo luogo abbiamo iniziato a parlare alla UEFA cinque anni fa e nel corso degli anni da allora si sono aggiunti sempre più tifosi. Pochi anni fa, durante un workshop della Football Supporters Europe ad Amburgo, abbiamo deciso di proporre questa opzione. Si è convenuto che era la cosa più importante che possa essere condotta dai tifosi.

I club come vedono le cose quando i tifosi si rivoltano contro di loro?

Nel continente l’esperienza varia, alcuni hanno un rapporto molto stretto, ma che può cambiare se i tifosi improvvisamente si rivoltano contro un amministratore delegato o qualcuno del genere. Ma la rabbia può essere incanalata attraverso uno SLO. Per esempio nello Schalke 04 il club ha deciso che dovevano alzare i prezzi dei biglietti, cosa della quale i tifosi erano scontenti.

Il club ha incontrato i tifosi e ha spiegato che avrebbero potuto congelare i prezzi ora, ma che in questo modo li avrebbero dovuti aumentare in due o tre anni. I tifosi hanno anche potuto dire la loro e, come risultato, non hanno criticato quando l’aumento è stato applicato grazie a tale processo di consultazione. [I biglietti per adulti allo Schalke 04 partono da € 15 – un altro esempio di ciò che può essere raggiunto quando i tifosi fanno sentire la loro voce.]

Grazie molto per il tuo tempo, Antonia.

Per ulteriori informazioni sul progetto, contattare Stuart Dykes a stuart.dykes@supporters-direct.coop

E pensare che in Italia c’è una legge che impedisce alle società di avere rapporti con la tifoseria…

Fonte: MyRoma

Per Corederoma
Paolo Nasuto