Il Palermo contestato all’allenamento Cento ultras chiedono «sangue e sudore»
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutovenerdì, 16 Dicembre alle ore 02:29
PALERMO – Il clima pre-derby, in casa rosanero, si fa incandescente. Oggi pomeriggio la squadra è stata contestata durante e dopo l’allenamento da un gruppo di circa cento ultras, che hanno chiesto «sangue e sudore» in vista del derby di domenica a Catania. In casa dei rossazzurri il Palermo perde da quattro stagioni consecutive e i tifosi più caldi della curva non sembrano intenzionati ad accettare un nuovo flop nella partita più attesa dell’anno.
Nel corso delle esercitazioni tattiche e della partitella pomeridiana (disputata allo stadio Barbera, a porte aperte), i tifosi hanno fatto sentire la propria voce, chiedendo ai ragazzi di Devis Mangia di onorare la maglia e un’inversione di tendenza per il derby esterno, un vero tabù nella storia recente rosanero. I cori (accompagnati da fumogeni) non si sono arrestati alla fine della seduta, quando i calciatori sono rientrati negli spogliatoi. Prima c’è stata una breve chiacchierata tra il capitano Fabrizio Miccoli e i rappresentanti degli ultras che, non soddisfatti, hanno ottenuto di parlare con una rappresentanza della formazione.
Il faccia a faccia è durato una ventina di minuti, senza violenze di alcun tipo, ma con toni molto decisi. In prima fila, a cercare il dialogo con la gente, Migliaccio, Miccoli e Balzaretti, alle loro spalle l’allenatore Devis Mangia e il ds Luca Cattani, e altri giocatori, come Barreto, Lores Varela, Pinilla, Brichetto, Acquah, Bertolo, Cetto e Bacinovic. Il «rompete le righe» è arrivato solo dopo che i tifosi hanno ricevuto assicurazioni sull’impegno massimo che la squadra metterà nei novanta minuti di Catania. Se le cose dovessero andare storte è facile prevedere il bis della contestazione che l’anno scorso i rosa subirono al ritorno dal Massimino, dopo la sconfitta per 4-0.