martedì, Maggio 20, 2025 Anno XXI


da repubblica.it

Il consiglio di amministrazione in programma mercoledì dovrebbe vedere un rafforzamento della posizione del partner americani di Thomas DiBenedetto, James Pallotta, mentre si profila una operatività ridotta per il presidente

Thomas Di BenedettoAppuntamento alle 16, mercoledì, a Trigoria. In calendario, un consiglio d’amministrazione che ridisegnerà il senato della nuova Roma americana, e le competenze operative dei consiglieri. Tredici punti all’ordine del giorno, nella convocazione firmata dal presidente DiBenedetto e inviata lunedì via mail ai membri del consiglio. A quelli attuali almeno: perché domani il cda dovrà accogliere innanzitutto le dimissioni di due dei soci statunitensi, Michael Ruane e Richard D’Amore, che però non perderanno la partecipazione nella società. Un cambio al vertice, che rafforzerà ancora di più la posizione all’interno del club dell’altro partner americano, James Pallotta, a discapito dell’operatività del presidente Mr Tom. Per Baldini, nulla più di un “riassetto interno”.

Dimissioni annunciate, quelle di Ruane e D’Amore, e spiegate con motivazioni “logistiche” e “di opportunità”. Proprio in queste ore, a Trigoria, Mark Pannes è al lavoro per determinare con i rappresentanti del gruppo Usa e dei soci, collegati via conference, i nomi con cui sostituirli. Uno sarà lo stesso Pannes, co-managing director del Raptor Accelerator di James Pallotta. Sull’altro nome manca ancora convergenza di vedute: si parla di un nome con esperienza operativa nel circuito della Major League Soccer, ma continua a circolare anche il nome di Sean Barror, anche lui del Raptor. Chi entrerà, però, non si limiterà al ruolo di consigliere,
ma riceverà anche deleghe operative per la gestione ordinaria e non solo di alcuni elementi, come previsto anche dalla revisione dei poteri dei consiglieri all’ordine del giorno. Di fatto, poteri che ridurranno le mansioni di DiBenedetto, facendo crescere nella scala gerarchica del club la figura di Pallotta e dei suoi uomini. Da rivedere, quindi, anche i compensi: anche per questo, forse, nell’assemblea si parlerà soltanto del compenso da amministratore delegato di Fenucci, oltre che del nuovo organigramma societario.

Nel consiglio di domani, si parlerà anche però della questione stadio di proprietà. Il club è attivissimo proprio con Pannes e Barror per studiare aree e potenziali progetti di sviluppo di una struttura che possa ospitare le gare della Roma, generando nuovo indotto. “Solo quando avremo uno stadio nostro potremo colmare il gap con Juventus, Milan e Inter”, aveva ammesso Fenucci in una recente intervista alla Gazzetta. Inutile aggiungere altro.

MATTEO PINCI


da Gazzetta dello Sport – laroma24.it

Cda fiume, undici punti all’ordine del giorno, fischio d’inizio alle 16, cena di Natale al museo Maxxi a rischio ritardo. Il presidente DiBenedetto non parteciperà fisicamente né all’uno che seguirà in videoconferenza né all’altra. Un caso, ma abbastanza simbolico. Il piatto forte del consiglio è la sostituzione di Richard D’Amore e Michael Ruane, due dei quattro proprietari americani. Resteranno come azionisti, ma escono dal Cda: al loro posto, dopo lunghe e delicate trattative, DiBenedetto ha accettato di piazzare Mark Pannes, manager della Raptor Accelerator di Jim Pallotta che da oggi avrà un contratto di consulenza con il club, e Brian Klein è il nome che mancava, esperienza nella Major League Soccer, altro Pallotta boy. Già questo basterebbe a certificare l’avanzamento di Pallotta nel board. Ma c’è di più: i due manager appena insediati saranno dotati di deleghe operative, mentre DiBenedetto perderà parte delle sue. Sostanzialmente, finirà per diventare un presidente di rappresentanza. E questa «retrocessione» avrà un riflesso anche sul suo compenso, evidentemente inferiore al milione richiesto.

E l’aumento di capitale? A proposito, nel post-gara di Roma-Juve Franco Baldini ha parlato di «riassestamento del club» e non «ridimensionamento». L’a.d. Fenucci ieri ha confermato: «Il piano strategico va avanti senza modifiche». Il Cda di oggi ratificherà anche i loro contratti e convocherà l’assemblea che dovrà lanciare l’aumento di capitale da 50-60 milioni. Si comincerà a parlare anche del nuovo stadio, ma qui siamo ancora a caro amico.

A. CATAPANO