Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke mercoledì, 14 Dicembre alle ore 09:34
da repubblica.it Il consiglio di amministrazione in programma mercoledì dovrebbe vedere un rafforzamento della posizione del partner americani di Thomas DiBenedetto, James Pallotta, mentre si profila una operatività ridotta per il presidente
Dimissioni annunciate, quelle di Ruane e D’Amore, e spiegate con motivazioni “logistiche” e “di opportunità”. Proprio in queste ore, a Trigoria, Mark Pannes è al lavoro per determinare con i rappresentanti del gruppo Usa e dei soci, collegati via conference, i nomi con cui sostituirli. Uno sarà lo stesso Pannes, co-managing director del Raptor Accelerator di James Pallotta. Sull’altro nome manca ancora convergenza di vedute: si parla di un nome con esperienza operativa nel circuito della Major League Soccer, ma continua a circolare anche il nome di Sean Barror, anche lui del Raptor. Chi entrerà, però, non si limiterà al ruolo di consigliere, Nel consiglio di domani, si parlerà anche però della questione stadio di proprietà. Il club è attivissimo proprio con Pannes e Barror per studiare aree e potenziali progetti di sviluppo di una struttura che possa ospitare le gare della Roma, generando nuovo indotto. “Solo quando avremo uno stadio nostro potremo colmare il gap con Juventus, Milan e Inter”, aveva ammesso Fenucci in una recente intervista alla Gazzetta. Inutile aggiungere altro. MATTEO PINCI da Gazzetta dello Sport – laroma24.it Cda fiume, undici punti all’ordine del giorno, fischio d’inizio alle 16, cena di Natale al museo Maxxi a rischio ritardo. Il presidente DiBenedetto non parteciperà fisicamente né all’uno che seguirà in videoconferenza né all’altra. Un caso, ma abbastanza simbolico. Il piatto forte del consiglio è la sostituzione di Richard D’Amore e Michael Ruane, due dei quattro proprietari americani. Resteranno come azionisti, ma escono dal Cda: al loro posto, dopo lunghe e delicate trattative, DiBenedetto ha accettato di piazzare Mark Pannes, manager della Raptor Accelerator di Jim Pallotta che da oggi avrà un contratto di consulenza con il club, e Brian Klein è il nome che mancava, esperienza nella Major League Soccer, altro Pallotta boy. Già questo basterebbe a certificare l’avanzamento di Pallotta nel board. Ma c’è di più: i due manager appena insediati saranno dotati di deleghe operative, mentre DiBenedetto perderà parte delle sue. Sostanzialmente, finirà per diventare un presidente di rappresentanza. E questa «retrocessione» avrà un riflesso anche sul suo compenso, evidentemente inferiore al milione richiesto. E l’aumento di capitale? A proposito, nel post-gara di Roma-Juve Franco Baldini ha parlato di «riassestamento del club» e non «ridimensionamento». L’a.d. Fenucci ieri ha confermato: «Il piano strategico va avanti senza modifiche». Il Cda di oggi ratificherà anche i loro contratti e convocherà l’assemblea che dovrà lanciare l’aumento di capitale da 50-60 milioni. Si comincerà a parlare anche del nuovo stadio, ma qui siamo ancora a caro amico. A. CATAPANO |
