VIDEO – Ecco cosa succede allo stadio San Paolo quando gioca il Napoli
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutosabato, 3 Dicembre alle ore 07:37
Siamo a Fuorigrotta: il Napoli si gioca la qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Manchester City.
Tutto esaurito al San Paolo e tra i biglietti venduti ci sono anche i nostri. Siamo andati a sostenere il Napoli e a vedere se al San Paolo funziona tutto come dovrebbe. visti i precedenti, la puntuale ressa per l’acquisto dei biglietti e le segnalazioni dei tifosi, sapevamo già cosa poter cercare.
E infatti, acquistiamo regolarmente un biglietto di curva B inferiore e ci dirigiamo verso l’ingresso di curva B superiore.
Stranamente pochissima fila, presentiamo il biglietto allo steward che lo controlla a malapena e ci fa passare. Arrivati ai tornelli, ci accorgiamo che quasi tutti sono passati col biglietto di curva inferiore e che per entrare nello stadio, adesso, bisogna aspettare qualcuno in regola per poter passare in due nel tornello. Ultimo ostacolo superato con successo anche grazie agli steward, intenti ad accoppiare due tifosi con almeno un biglietto buono.
Siamo dentro. Salendo le scale della curva, però, vediamo alcune persone che scavalcano i cancelli all’interno – quelli dopo i tornelli per intenderci – per passare da curva inferiore a superiore. Per esperienza, sappiamo che di solito sono addirittura aperti, ma oggi no. Comunque, dopo una decina di tifosi che ce la fanno e qualcuno in difficoltà, gli steward li aprono definitivamente, forse per evitare che qualcuno si facesse male. I due settori sono praticamente aperti, ognuno può andare dove vuole.
Quindi, col biglietto di curva inferiore, si può accedere senza problemi al settore superiore. E mentre il settore inferiore è semivuoto, qui ci si siede anche sulle scale, non c’è un posto libero. Ma qualcuno, il posto, se lo crea. Alcuni tifosi riescono ad aprire il cancello che chiude il settore più alto della curva B – chiuso perché inagibile – e riescono ad entrare. Li seguono in molti, tra cui anche alcuni ragazzini. Nessuno degli addetti alla sicurezza se ne accorge, ed il gruppetto guarda la partita addirittura da seduto, cosa possibile soltanto in tribuna.
Da segnalare l’assenza della solita ambizione di voler scavalcare per andare nei distinti (le immagini sono di Napoli-Juventus di l’anno scorso). Un bel segnale che fa ben sperare. Il tifo è sempre il migliore del mondo, niente da dire. La stampa inglese ha descritto il san Paolo come un inferno dantesco con la pista di atletica. Però bisognerebbe migliorare in civiltà e rispetto delle regole. E soprattutto, bisogna migliorare nel farle rispettare. Dopo i 90 minuti è festa, i tifosi cantano con quel po’ di voce rimasta prima di imbottigliarsi nel traffico del postpartita. Il ruggito del San Paolo, Balotelli & Company, non lo dimenticheranno facilmente.
Fabio D’Avino