LA MIA PRIMA VOLTA ALLO STADIO…SENZA TESSERA DEL TIFOSO
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutovenerdì, 2 Dicembre alle ore 02:53
Mini inchiesta del sito nuovasocietà.it che ha chiesto agli utenti di Twitter di raccontare la loro prima volta allo stadio, quando non c’erano tornelli, tessere del tifoso e biglietti nominali vari
fonte: www.nuovasocieta.it
Twitter non si arrende. Il social network vuole ancora scavare nei nostri ricordi. Ed è ancora calcio. Infatti ha deciso di lanciare un fantastico #lamiaprimavoltaallostadio.
Noi ne approfittiamo e domandiamo agli amici di Nuovasocietà qual è la loro prima volta…allo stadio. Non il primo ricordo del pallone, come abbiamo fatto la scorsa settimana, ma proprio l’istante in cui avete messo piede dentro una curva o una tribuna.
Immaginatevi uno stadio senza tornelli, senza tessere del tifoso, senza mille occhi del Grande Fratello a controllare ogni nostro movimento facciale.
Era lo stadio di un’altra epoca, lo stadio dei “permesso…chi vuol bere…gelati, caffè”, quello su cui scendeva la nebbia d’inverno fitta fitta, quello dove il fischio iniziale non arrivava fino a quando il fumo delle torce e dei fumogeni non si diradava. Panini, Borghetti, abbracci, goal, sigarette, sciarpate, cori, sole e pioggia.
Insomma era un bel modo di passare una domenica pomeriggio.
Già, perché allora le partite si giocavano tutte alla stessa ora. Non un minuto in più, non un minuto in meno.
Altri tempi.
Ma ecco una prima carrellata de “la vostra prima volta allo stadio”…. in attesa di sentirne altre ancora.
Manuela Corallo:
“La mia prima volta allo stadio è stata con il mio fidanzato. La partita era del Torino, mi sembra contro il Rimini, alcuni anni fa allo stadio Delle Alpi. Tra il primo e il secondo tempo lui si accende una sigaretta e come se parlasse di un’azione appena vista mi domanda: «Mi sposi?». Ora siamo marito e moglie, abbiamo una bambina che abbiamo già portato in curva Maratona”.
Andrea Baschi:
“La mia prima volta allo stadio avrò avuto tre anni: mio padre e mia madre mi portarono al vecchio stadio Comunale a vedere Toro-Cagliari. Ricordo poco, ma mi commuovo a ripensare a quel momento. Mi è capitato spesso di riviverlo.”
Paolo Guglietti:
“La mia prima volta allo stadio è San Siro. Avevo dieci anni: la partita era Milan-Cavese, campionato di serie B. Il mio Milan perse due a uno e quella sconfitta divenne leggendaria. Poi per fortuna sono arrivate tante e tante vittorie”.
Ruggero Sanni:
“La mia prima volta allo stadio è nel 1983, credo. Una partita di Coppa dei Campioni come si chiamava allora, tra la Juventus e lo Sparta Praga. Mi ricordo tanti colori e un gran baccano. Bellissimo”
Andrea Paparella:
“La mia prima volta allo stadio è Juventus-Reggiana 4 a 1 del 1993. Ho un ricordo particolare di quella partita perché, oltre a Baggio, segnò il suo primo gol in bianconero un certo Alessandro Del Piero. E poi perché ero con mio padre”.
Giovanni Ruotolo
“La mia prima volta allo stadio è anche il mio primo ricordo legato al pallone. Il mio primo Toro: era il 20 maggio 1982 Torino – Inter 1-1 spettacolare gol di Cuttone, poi il pareggio di Altobelli e Coppa Italia all’Inter, match premonitore di 30 anni di delusioni e poche gioie”
Riccardo Carlini:
“La mia prima volta allo stadio è anche una partita storica per noi granata. Dico solo questo: Dossena, Bonesso, Torrisi. Già, il famoso 3-2 con tre reti granata in una manciata di minuti. Era il 27 marzo 1983?