sabato, Maggio 04, 2024 Anno XXI


La Rai rinuncia al calcio. Il rischio c’è: deciderà fra domani e dopodomani il cda di viale Mazzini. In tempi di crisi, si vuole risparmiare. Come noto, la Rai ha fatto un’offerta al ribasso per i diritti in chiaro dal 2012 al 2015 e adesso con la Lega di serie A sono aperte le trattative private: ma alcuni consiglieri Rai vorrebbero spacchettare il prodotto, facendo un’offerta, al ribasso ovviamente, solo per la Domenica Sportiva e per la Giostra del gol (che va su rai International ed è seguita da milioni di italiani all’estero, dagli Usa all’Australia). Niente, insomma, Stadio Sprint. Niente Novantesimo Minuto, una delle trasmissioni-cult della Rai, in onda dal 27 settembre 1970 e che ha avuto tantitissimi volti noti (Valenti, Barendson, Maffei, Galeazzi, Tosatti, eccetera). Niente da fare: sarà una battaglia cercare di convincere i membri, almeno alcuni, del cda a fare un’offerta per tutto il pacchetto del calcio in chiaro. Tra l’altro, la Rai il prossimo anno avrà solo i secondi diritti dell’Olimpiade di Londra (massimo 200 ore), non avrà più i diritti della Champions (solo Sky, a pagamento, e Mediaset, in chiaro) e in futuro addio alle Olimpiadi di Sochi e quelle estive di Rio. Non si sa nemmeno se la Rai riuscirà a salvare i diritti della Coppa Italia dal 2012: in corsa dovrebbero esserci anche Sky e Mediaset. Addio Rai: una volta lo chiamavano servizio pubblico…

E’ dura, si sa, la battaglia al calcio-spezzatino. Ma gli ascolti delle trasmissioni-Rai tengono lo stesso. Ecco gli ultimi dati, di domenica: Stadio Sprint 6,42% di share, 1.075.000 telepettatori grazie alla verve di Enrico Varriale, Novantesimo Minuto 11,88%, 2.305.000 (funziona il tandem Boniek-Volpi), la Domenica Sportiva condotta da Paola Ferrari ha superato di nuovo quota 10% di share (esattamente 10,60%), con 1.646.000 spettatori dopo alcune puntate un po’ in ribasso . Il prossimo turno è spalmato addirittura su quattro giorni, dal venerdì al lunedì (sera). Per quanto riguarda gli spettatori allo stadio, invece, non tantissima gente domenica scorsa a San Siro (40.891) per il posticipo Milan-Chievo, quasi 15.000 spettatori per Siena-Inter (lo stadio è piccolo), 19.536 per Palermo-Fiorentina, 15.977 per Cesena-Genoa e pochini (spettatori e incasso non comunicati) per Cagliari-Bologna. La media gara in A è poco sopra i 23.000 spettatori ma domenica, su cinque partite, solo il Milan l’ha superata. Michel Platini proponeva (vedi Spy Calcio del 25 novembre) di giocare i campionati più al caldo, da febbraio a ottobre con una pausa in agosto, ma in Italia, Spagna e altre Nazioni non ne vogliono sapere. Preferiscono il gelo…

Articolo tratto da Spycalcio (Repubblica.it) a firma F. Bianchi

Per Corederoma
Paolo Nasuto