Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke giovedì, 10 Novembre alle ore 01:21
da laroma24.it Alle ore 12, nella sala stampa di Trigoria, torna a parlare ai microfoni dei giornalisti il numero 14 giallorosso Bojan Krkic, in vista del match di domenica 20 Novembre contro il Lecce di Di Francesco. Ecco le parole del gioiello ex Barcellona decisivo nell’ultima gara di campionato contro il Novara:
Sono molto contento perchè sono venuto in un club molto grande. La squadra sta lavorando benissimo: certo, abbiamo perso con alcune formazioni ma non perchè eravamo inferiori. Siamo un progetto nuovo, ci sono da sistemare alcune cose minime Il libro di Ibra… Cosa pensi del suo sfogo? Non voglio parlarne ed entrare nei dettagli. E’ una sua cosa personale, è un suo tema Quanto puoi crescere ancora? Che progressi stai avendo? Spero di crescere insieme alla squadra. Credo che sia una buona occasione per tutti, può essere una grande stagione. Vogliamo proseguire su questa linea e personalmente voglio crescere partita dopo partita Quali sono gli obiettivi di questa squadra? Può competere per grandi obiettivi? La squadra sta giocando bene. Quando perdiamo non dobbiamo demoralizzarci, quando vinciamo non dobbiamo parlare di scudetto. Dobbiamo stare tranquilli e lavorare, si è iniziato un nuovo progetto e dobbiamo essere uniti. Vedremo alla fine quale sarà il risultato Cosa diresti a Guardiola ora? Non voglio parlare di Guardiola, nè del Barcellona. Sono un giocatore della Roma e voglio concentrarmi solo su questo. Vediamo un grande feeling con Heinze… Prima che calciatori, siamo persone. Gabriel è una persona e un giocatore straordinario che aiuta i giovani come me e Josè Angel che siamo lontani da casa per la prima volta. In questo senso ci aiuta tantissimo Ti senti un titolare? Non mi sento un titolare, nè una riserva. Voglio semplicemente allenarmi bene e dimostrare. Percentuali? Non ha senso, posso solo dire che mi sento fisicamente ad un livello più alto di quello che mi aspettavo, dopo due stagioni in cui ho giocato poco. Voglio dimostrare al mister e a tutto l’ambiente di essere un ottimo giocatore Pensi che Totti sia completamente dentro questo progetto? Francesco è un elemento chiave, sia dentro sia fuori dal campo. Con lui e vicino a lui tutti miglioriamo Quale è il tuo pensiero sul calcio italiano? All’estero si parla molto di catenaccio… E’ un calcio più tattico, sicuramente. E’ una caratteristica diversa da tutti gli altri campionati. E’ un calcio che mi piace, mi piace stare in Italia e alla Roma Pensi di aver perso un occasione quando hai perso il treno dell’Europeo del 2008 con la Spagna? No. Non ho rimpianti e non mi pento di nulla, l’ho detto tante volte. La causa per cui non sono stato convocato c’è, avevo bisogno di riposo. Avevo 17 anni e per me sarebbe stato un sogno giocare quell’ Europeo E’ un limite l’etichetta del giocatore che cambia la partita solo dalla panchina? A Barcellona non ho mai sentito questo. Qui si è cominciato a parlarne perchè ci sono stati due episodi. Se fossi stato un giocatore di questo tipo, non sarei mai arrivato alla Roma… Voi come squadra avete un obiettivo preciso, oppure no? Come no… Abbiamo molti obiettivi, molti desideri: c’è prima lo scudetto, poi la qualificazione in Champions e via via… Siamo qui per realizzarli, e per farlo serve pensare solo al presente Quale è il desiderio più importante? Lo scudetto, poi arrivare nelle prime tre, poi la Champions ecc. Ma dobbiamo lavorare. Abbiamo tante illusioni per cui ogni giorno lavoriamo duramente. Vedremo a Maggio, manca tanto tempo… Per ora dobbiamo ragionare a breve termine, non a lungo termine Il gioco del Barcellona è attuabile anche fuori dalla Spagna? Comparare noi e il Barcellona, o noi e un altro club, è sbagliato. Noi siamo la Roma, abbiamo al nostro stile e dobbiamo pensare al nostro cammino. E arrivare più in alto possibile, e ciò non dipende nè dal Barcellona nè dall’altro E’ vero che ti hanno ritirato la patente? E’ da un paio di mesi che me l’hanno ritirata, la settimana che viene me la ridanno, è curioso che lo siate venuto a sapere solo adesso…Era il venerdì prima della partita contro l’Inter, ero un po’ in ritardo, e sono passato sulla corsia di emergenza… La multa? L’ho pagata io Manca qualche variante al gioco del mister per affrontare al meglio il campionato italiano? Se gli attaccanti non segnano, è un problema nostro anche se nel calcio italiano non ti permettono di avere tante occasioni. Le squadre sanno che calcio giochiamo, tendono a chiudersi dietro e diventa difficile per noi. Dobbiamo curare tanti piccoli dettagli per segnare ancora di più Tu ti stai innamorando della Roma? Stai pensando che la Roma possa essere la tua squadra anche dopo il biennio garantito dal contratto? Tornerai a Barcellona? (Sorride, ndr) La mia squadra è giallorossa e voglio dare tutto per questa maglia. Non penso al Barcellona, nè al futuro nè al passato Qual è la cosa più difficile che Luis Enrique sta tentando di farvi comprendere e mettere in pratica? La cosa più difficile è quella di assimilare questa nuova filosofia di gioco. E’ un modo di giocare che non appartiene al calcio italiano: ciò però non ci scoraggia. Quando sei il padrone della palla, di questa cosa magnifica, sei tu che comandi, che fai la tua proposta. Qualche volta può risultare frustrante questo, ma può essere uno stimolo per fare ancora meglio Per voi è uno stimolo maggiore sapere la formazione all’ultimo minuto? Per me è normale, sono abituato. Al Barcellona era uguale. Non so qui se eravate abituati diversamente. A me personalmente non mi inquieta Sarebbe opportuno a gennaio intervenire sul mercato? In che reparto? Non sono io che devo dire se bisogna intervenire sul mercato. Mi limito a dire che siamo un’ottima squadra, dobbiamo dare fiducia ai giocatori che sono qui, il livello è alto. Se avessimo fatto più attenzione ad alcuni piccoli dettagli, non saremmo qui a parlare di mercato e di classifica |
