venerdì, Maggio 09, 2025 Anno XXI


Aerei prenotati con settimane d’anticipo (spesso a peso d’oro), e per molti la buona volontà per vincere la sfida del “dito più veloce”, all’inizio della vendita online dei biglietti per Milan-Barcellona. Tutto inutile, dopo la decisione della società rossonera (prima nel suo genere, e per certi versi imprevedibile) di assicurare i pochi biglietti disponibili non ai più veloci, ma a chi ha nel tempo accumulato più punti nella propria tessera “Cuore Rossonero”.

Decisione che taglia fuori i non possessori della tessera, ma soprattutto, inevitabilmente, la maggioranza dei tifosi rossoneri risiedenti fuori dalla Lombardia, di fronte alla oggettiva difficoltà di aver accumulato punti pari a quelli dei colleghi milanesi.

Canale Milan ha in queste ore raccolto i pareri (e soprattutto l’amarezza, anche se non mancano pareri positivi) dei tifosi rossoneri che per queste ragioni, pur essendosi attrezzati da tempo, dovranno rinunciare alla sfida con Messi e compagni, magari con un ormai inutile aereo A/R prenotato. Siamo certi di svolgere un servizio importante anche per il Milan stesso (da sempre attento alla voce e all’umore dei propri tifosi, cui ha sempre dato importanza), dando voce al sentimento in questo momento prevalente sul nostro spazio Facebook e sul nostro forum: la delusione.

E’ un esempio-tipo ciò che scrive Denis A. :“Io ho fatto la tessera apposta per vedermi la partita, e vengo da Cosenza, spendo soldi per aereo e albergo e tutto…e ora?”. Scrive invece Michele D.P. : “Mi va bene il discorso tessera….ma che adesso bisogna anche vedere i punti come al supermercato mi sembra esagerato. Direi che la tessera più che semplificare sta allontanando la gente dagli stadi”.
“Non è giusto , sono un ragazzo siciliano che va a Milano apposta per la partita , anch’io ho la tessera rossonera , non posso essere tagliato fuori”, dice Serafino C .

Francesca N. è molto pratica: “normale che chi è di Milano o più vicino a Milano, sia come città, sia come regione ha più punti in quanto una persona del Sud Italia di certo non fa avanti e indietro tutte le domeniche o i mercoledì per una partita per ovvi motivi, non perché non vuole. E non chiamate tifoso occasionale chi non può andare allo stadio perchè l’essere tifoso non si misura in quello”.
E’ appunto quello tra presunti tifosi fedeli e presunti tifosi occasionali il dibattito che monta sulle nostre pagine. Vincenzo A. ha però le idee chiare. “Meritocrazia? E quale sarebbe il merito? Abitare a due passi da Milano e poter vedere il Milan ogni domenica? Questo in italiano si chiama privilegio, non merito. E chi vive lontano, oltre al danno, al dover prenotare aerei e posti letto, a dover spendere il quadruplo per una partita, ha anche la beffa di non poterla vedere. Bravi…premiamo chi mangia le paste domenicali, sparecchia e va a vedere il Milan, e penalizziamo chi si sbatte per posti letto e viaggi, e fa notti in piedi perché per lui anche Milan-Bologna è un sogno di difficile portata…”

Luca C. è deluso quanto diretto: “siamo una societá di borghesotti…che schifo”, è più diplomatico invece Davide M. : “Non sono quel tifoso che è tutte le domeniche allo stadio o in trasferta , ma posso ugualmente dire la mia. allo stadio vado due volte al mese, i punti li avrei comunque. Quello che non mi va è che solo i titolari di Cuore Rossonero possono andarci. Ho un amico che ha il desiderio di andare a vedere il suo Milan ma non ha soldi per fare nè tessera, né biglietto così avevo pensato di regalargli il biglietto io … invece no, neanche questo si può fare”….

Non mancano, dicevamo (anche se in minoranza sensibile) i pareri favorevoli. Ad esempio Denis S.: “ chi si fa 50 partite a campionato fra trasferte e San Siro deve essere premiato”, a cui risponde però Tizy C. “esiste lo sconto per chi fa tante partite, tipo il 30% di sconto per chi ha l’abbonamento e ci sta, ma che devo regalare l’abbonamento e spenderci 400-500 euro per il campionato e altri 200 per la Champions non esiste proprio, io devo vivere con 1.000 al mese e di certo non li regalo! La meritocrazia si deve attuare x il lavoro che è la cosa più importante soprattutto in questo momento di crisi, licenziare chi non lavora e fa il mantenuto statale e dar lavoro a chi vuole veramente lavorare per suoi meriti e non per conoscenza, questa dovrebbe essere la meritocrazia, non per uno sport”.

Cristina M. scrive: “Secondo me è giusto, peró le regole vanno fatte all’inizio dei giochi! Una mia amica non poteva farsi l’abbonamento, ma contava di prendere il biglietto x barcellona…nonostante i 3000 punti stella non ce la farà! Se si fosse saputo a settembre, avrebbe preso l’abbonamento!”. Tra i favorevoli, Alessandro G. (“è giusto così noi che seguiamo sempre il Milan abbiamo la precedenza!”) e Alessandro C.: “Punti Stella a parte, i tifosi che si lamentano sono stati poco attenti o furbi…. Se avessero fatto il mini abbonamento Champions, sarebbero sicuri di vedersi a S. Siro il big match contro il Barcellona. Quindi ragazzi non vi lamentate, dovevate pensarci prima! Adesso è troppo semplice…”

Parere “intermedio” quello di Federica V.: Davi“io non trovo giusto che non sia stato comunicato prima perchè la gente ha prenotato gli hotel e i voli, ma trovo giusto il metodo. Non si può pretendere di venire allo stadio nei Big match e basta e non si può pretendere che chi va sempre allo stadio non possa avere agevolazioni per questo tipo di partite. Anzi, se avessero cominciato l’anno scorso con Totthenam – Milan io non mi sarei ritrovata a Londra con altri amici in un pub a vedere la partita, sarei stata allo stadio, non sarei andata in banca all’apertura con i terminali “magicamente” bloccati. E in molti hanno avuto lo stesso problema, gente che vedo allo stadio il mercoledì in coppa Italia e che ho visto in quel pub seduti di fianco a me. Non è giusto non essere stati avvertiti prima ma la meritocrazia per i punteggi è giusta. Chi è fedele da anni va premiato”.
Davide S. dice: “è vero che non può essere definito tifoso occasionale chi vive distante, ma vi assicuro che se entrate a san siro nelle partite importanti la maggior parte non sa neanche perchè i big sono indisponibili magari da tempo. Con meno di 40 euro uno faceva un mini abbonamento cl e si parava il culo e se è un tifoso che segue il Milan lo sa che nelle partite di cartello è sold out”. La risposta arriva da Vincenzo S. : “io mi paro il c..o se ho gli elementi per sapere che servirà il miniabbonamento. La società questi elementi non li ha forniti, mai: intendo aggiornamenti sul numero di abbonamenti durante la campagna abbonamenti. Ci sono tanti modi per premiare i tifosi che vanno di più allo stadio ( che non è affatto detto siano i più fedeli), ma non si può privare un tifoso della possibilità di andare allo stadio. Io la penso così. l’ hanno fatta sporca.

E aggiunge, sul nostro forum, quelle che sono probabilmente le righe più incisive: “non è rispetto per i tifosi. Che cos’è sto criterio meritocratico? Che cacchio è? Io non mi sento inferiore a nessun milanista, a nessuno. Ma vivo a Bari, e a 10000 punti stella ci arrivo in una vita. Non è giusto. E aggiungo: se sei una società trasparente, informi puntualmente i tifosi sul numero di abbonamenti. La società, quest’ anno non ha emesso un comunicato che sia uno, nè durante, nè a campagna conclusa. Io, tifoso non meritevole (nuova categoria di tifoso, dopo quello non evoluto), leggo il sito almeno una volta al giorno, e non è mai venuto fuori nessun comunicato. Il tifoso non meritevole come fa a capire? Se li inventa i dati. Perchè se non sei meritevole, almeno cerca di essere Nostradamus. Sono incazzatissimo, e dubito che mi passerà presto”.

(Dodicesimouomo)

Per Corederoma
Paolo Nasuto