Categorie FaceBook Scritto da Paolo Nasuto mercoledì, 26 Ottobre alle ore 02:06
Resteranno lontani dagli stadi per cinque anni gli otto tifosi della Nocerina, arrestati dalla Digos di Verona in collaborazione con la Questura di Salerno ( altri 4 tifosi dell’Hellas Verona erano già stati arrestati) per gli atti vandalici compiuti allo stadio “Bentegodi” prima e durante la partita del campionato di serie B tra Verona e Nocerina, giocata venerdì scorso. Il questore scaligero Michele Rosato ha emesso un provvedimento ‘Daspo’ di cinque anni, oltre a tre anni di obbligo di firma nei giorni di manifestazioni sportive. Gli ultras campani dovranno anche risarcire per i danni materiali e fisici causati all’interno dello stadio, qualora dovessero presentare querela il Comune di Verona ed i tifosi gialloblù colpiti dal lancio di oggetti. Gli otto arrestati sono tutti di Nocera, tra i 19 e i 28 anni, arrestati ieri nelle loro abitazioni; gli agenti hanno usufruito della norma che consente di differire sino a 48 ore l’arresto per chi si rende responsabile di violenze durante le manifestazioni sportive. I fatti: venerdì sera dopo la partita i tifosi della Nocerina, dopo aver divelto i bagni del Bentegodi e lanciato mattonelle e seggiolini sul pubblico, restano per qualche ora dentro allo stadio Bentegodi. Uno stadio deserto, dove a fare la sorveglianza dovrebbero essere gli steward. Una sorveglianza però molto blanda. Se è vero che qualcuno della Nocerina riesce a scavalcare le recinzioni, spostarsi indisturbato dentro allo stadio e rubare senza problemi lo striscione dei “Butei dela Busa”, che lo avevano regolarmente consegnato agli stessi steward come da prassi e da regolamento. Il calcio club “Butei dela Busa” è uno dei più noti club della provincia di Verona. Conta 120 iscritti ed è molto attivo nella zona della Bassa veronese. Su internet già al mattino campeggiano le foto dei nocerini, fieri della “vigliaccata” fatta a stadio vuoto e nella completa negligenza degli steward del Verona. E la rabbia dei tifosi veronesi aumenta. Fino a diventare un caso. Infatti stamattina i “Butei dela Busa” hanno chiesto spiegazioni alla società attraverso un comunicato ufficiale. Si legge: “Lo striscione del calcio club Butei dela Busa, della lunghezza di 12m, affisso in tribuna superiore est (settore chiuso al pubblico) causa grave ed irresponsabile negligenza è rimasto incustodito, nonostante la presenza della tifoseria avversaria si protraesse per diverse ore dal termine della gara. Alcuni elementi della tifoseria della Nocerina, scavalcando indisturbati le recinzioni che delimitano la tribuna superiore est dalla curva superiore nord, approfittavano del totale disinteresse di coloro i quali erano addetti al servizio d’ordine interno (dov’erano i giubbetti gialli?) per sottrarre in maniera vile lo striscione del calcio club. Quanto accaduto purtroppo a noi venerdi sera era facilmente prevedibile e troviamo inspiegabile e sconcertante la superficialità con cui è stato assolto il compito dal servizio di sicurezza. Riteniamo quindi che la totale responsabilità dell’accaduto sia da imputare alla società Hellas Verona che ancora una volta non ha saputo tutelare la propria tifoseria salvaguardando di conseguenza il bene più prezioso in proprio possesso. Ci riserviamo quindi il diritto di proteggere nelle sedi che riterremo più opportune la nostra immagine e la nostra dignità di tifosi, respingendo con fermezza qualsiasi attacco esterno che solo lontanamente voglia imputare responsabilità di quanto accaduto ai Butei dela Busa”. “Noi la faccia, siamo sicuri a differenza di molti altri, la metteremo fino in fondo e soprattutto non lasceremo nulla di intentato affinché venga garantita la trasparenza e il rispetto per la totalità della tifoseria scaligera” continuano i tifosi nel comunicato. “Nessuno si sogni lontanamente di comprare in qualsivoglia forma la nostra tolleranza e il nostro silenzio. Quello che, agli occhi di chi doveva difenderlo e custodirlo era solo un telo blu di 12 metri per noi rappresenta l’apice e la testimonianza di 30 anni di fedeltà assoluta e incondizionata che mai nessun evento e’ riuscito a scalfire, espressione indelebile incisa sulla nostra pelle, marchiata sul nostro cuore. Una società che non riesce o probabilmente non vuole difendere oltre ogni logica economica questi valori, non merita il nostro rispetto”. [Fonte: sportpeople.net] Per Corederoma |
