domenica, Luglio 06, 2025 Anno XXI


CACCIA AL BIGLIETTO!!!
Una ne pensano e cento ne fanno. Ormai è “guerra” aperta fra noi (tifosi che non cedono al ricatto di un bancomat) e loro (coloro che vogliono dei pupazzi per tifosi).
A differenza del solito questa volta non ci occupiamo dei tifosi residenti nelle regioni delle squadre ospiti. Questa volta ad essere “colpiti” sono i tifosi residenti nelle altre regioni d’Italia e pertanto non soggetti ad alcuna limitazione se non quella riguardante il settore ospiti che ricordiamo è ad uso esclusivo dei tifosi tesserati. La limitazione che portiamo alla vostra attenzione, non è stata sbandierata ai quattro venti e di fatto non è scritta da nessuna parte, in realtà non sappiamo neppure se questa ulteriore vessazione sia arrivata dall’alto o sia un’iniziativa delle società stesse.
Di quello che stava succedendo ne abbiamo avuto sentore a Bologna, abbiamo avuto dubbi a Siena e abbiamo avuto conferma per la partita con il Genoa, e se è vero che tre indizi fanno una prova, allora oggi ne abbiamo la certezza.

Il divieto di vendita ai non possessori della tessera serve ad impedire “legalmente” agli ultra brutti e cattivi, a non partire per la città dove gioca la propria squadra. Ma ovviamente questo divieto non può fermare chi, per motivi di studio o lavoro, è residente nelle altre 19 regioni italiane. Considerando i tanti salentini che vivono nelle regioni settentrionali, ecco che una massa notevole di tifosi sfugge a questo impedimento.
Ecco allora il subdolo stratagemma inventato per scoraggiare chi avesse voglia di trasferte. Di cosa parliamo? Della vendita dei biglietti esclusivamente nelle regioni o province in cui si gioca. Abbiamo fatto un giro veloce sui siti ufficiali delle società di calcio di serie A e serie B e come ci aspettavamo, abbiamo trovato conferma per la quasi totalità delle società di questo nuovo giocchetto. Il paradosso è che la maggior parte di queste società utilizzano circuiti con rivendite dislocate su tutto il territorio nazionale ma di fatto, abilitate alla vendita di tutti i settori, sono solo le rivendite regionali o addirittura provinciali (come a Siena)

Questo comportamento alquanto subdolo scoraggia sicuramente tanti tifosi che preferiscono partire con il prezioso tagliando in tasca per non trovarsi faccia a faccia con i tifosi avversari, mentre si fa la fila ai botteghini dello stadio.
Il signor Maroni, ha imposto il programma della tessera eliminare la violenza dagli stadi e per riportare le famiglie a godersi le partite di calcio. Ora questo signore dovrebbe riuscire a spiegare come pretende che le famiglie ritornino allo stadio, se in realtà lo stadio è diventato molto meno sicuro di prima, quando i tifosi ospiti erano convogliati in un settore a loro dedicato. Oggi il rischio di trovarsi invischiati in “scontri” fra tifoserie opposte è molto più alto rispetto a ieri. Il rischio di trovarsi un gruppo di avversari seduti affianco è pressochè una certezza e lo è non certo nelle curve, ma proprio in quei settori destinati alle famiglie. A questo aggiungiamoci anche il dover fare una coda insieme ai tifosi avversari magari mentre sta per iniziare la partita, e quindi con i nervi a fior di pelle, in pratica ci troviamo davanti ad una bomba a tempo che prima o poi scoppierà sul serio, e purtroppo ci andrà di mezzo qualche vittima innocente, ovviamente i colpevoli ci sono già, gli ultras.

Il signor Maroni, continui con la sua barzelletta che oggi gli stadi sono più sicuri grazie alla sua carta di credito, continui pure a dire che le famiglie e la gente stanno tornando allo stadio, continui pure a sciorinare i suoi numeri ridicoli….. tanto siamo nel paese di pulcinella no?

[Fonte: LecceGiallorossa.net]

(Liberi di tifare)

Per Corederoma

Paolo Nasuto