venerdì, Maggio 16, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Daniele De RossiDaniele De Rossi sta ritornando sui suoi livelli di rendimento, grazie alla cura Luis Enrique, che gli ha affidato le chiavi del centrocampo giallorosso, piazzandolo davanti alla difesa. Ma il centrocampista i è un’importante pedina anche dello scacchiere tattico di Cesare Prandelli e dell’Italia, che si appresta ad affrontare la Serbia e l’Irlanda del Nord. Il giocatore giallorosso ha parlato oggi in conferenza stampa dal centro tecnico di Coverciano:

“E’ una partita vera, contro una squadra di spessore, con giocatori che giocano in Europa e parecchi anche in Italia. Incontreremo anche difficoltà mentali, è un test importante. La Roma a livello tattico? C’è stata una piccola variazione del ruolo, siamo tornati al ruolo al quale ero abituato, mi trovo molto bene ed è un periodo positivo. C’è stata un’inversione di tendenza dal punto di vista del gioco nell’Italia, questa punta molto sul palleggio e il possesso palla, sulla qualità del gioco. In passato ho sfruttato la posizione più avanzata anche per segnare, sta al mister decidere chi deve giocare avanti o indietro. Io non ho la smania di segnare, mi sento soddisfatto delle mie prestazioni. Io mi trovo bene così, poi è chiaro che a volte mi diverto negli inserimenti, come contro la Slovenia.

Perché la Roma non è candidata allo scudetto? Fino a due settimane fa era candidata a retrocedere, c’è stato un cambio di mentalità e giocatori. Noi continuiamo con grande serenità, poi vedremo quali saranno i responsi del campionato. Paragoni fra Prandelli e Luis Enrique? Non sono facili, una cosa che li accomuna è essere giovani ed aperti di mentalità, e cercare il palleggio e il bel gioco. La partita dell’andata è stato uno choc per tutti, credo che dobbiamo andare in Serbia con un’altra immagine, di andare in uno stadio che ti intimorisce ma solo per il calore del tifo.
Osvaldo? Sicuramente è da Nazionale, se lo convocherà sarà perché lo riterrà adatto il Mister. Sicuramente sta facendo bene ed ha più fiducia in se stesso. Può essere l’inizio di una simbiosi importante per la Roma. Totti? E’ stata sua la scelta di allontanarsi la Nazionale, a me sicuramente fa sempre piacere giocare con un tale campione. Il rinnovo del contratto? A volte vengono tirate in ballo cifre non esatte, questo un po’ mi dà fastidio. Io ne parlo con il mio procuratore e non tendo a farlo in sala stampa. Ancora siamo in fase di stallo ma sono convinto che arriveremo ad una situazione che accontenerà tutti. Il cambio di proprietà? Noi con i Sensi stavamo molto bene, a Rosella era difficile dare del lei. E’ cambiato, forse è giusto che si pensa e si lavora più come società e azienda. Si vede che c’è qualcosa che si muove. Io con il presidente ci ho parlato poco, ma conosce meglio il calcio di quanto si possa pensare.

Ibrahimovic? Sono d’accordo con lui quando dice che è meglio finire quando si è in forma, meglio finire ed essere rimpianti che dopo un periodo di sopportazione. Tanti hanno detto che avrebbero smesso e poi hanno continuato fino a 39 anni, io spero di fare altri 5 anni alla grande qua in Italia, poi se ci sarà l’occasione di fare un’esperienza molto lontano, anche come esperienza di vita”.