venerdì, Marzo 29, 2024 Anno XXI


da laroma24.it

Luis Enrique torna in conferenza stampa alla vigilia della gara casalinga contro l’Atalanta, in programma sabato 1 ottobre alle 18 allo stadio Olimpico. Questo l’intervento del tecnico romanista:

“Partita contro la migliore squadra come evidenziano i risultati, sarebbero 10 punti senza la penalizzazione per il calcio scommesse e sarebbero in testa alla classifica. Una squadra difficile e forte Loro possono giocare in tutti i modi, in contropiede, con la palla corta…Sono preoccupato pe rla loro forma fisica, E’ una squadra difficile per noi, arriviamo da una buona situazione dopo la la vittoria in trasferta e una settimana di lavoro intenso, da una settimana interessante. Cerchiamo la simbiosi tra noi e i tifosi, sappiamo come di rafforza il tifo dell’Olimpico e speriamo di trovarlo domani”

Cosa è mancato a Bojan?

“Non ha nessun problema, sono contentissimo di aver Bojan in rosa come sono contento di avere Fabio Borini, Marco Borriello, Dani Osvaldo, Francesco Totti e Erik Lamela…però devono capire che io ha la necessita di vedere ogni giorno la voglia di vincere e di migliorare. La situazione in cui ci ritroviamo per me è particolarmante positiva, io ho cinque giocatori che possono fare quel ruolo e sono a disposizione, devo fare le mie scelte ma non c’è nessun problema con Bojan”

Stekelenburg è pronto per giocare?

“Si è allenato quasi tutta la settimana, sarà nella lista dei convocati e può giocare. Domani vediamo come si svegliano tutti ma è a disposizione per giocare”

Allegri ha detto in un intervista che in Italia i campionati li vince chi subisce meno gol. E’ d’accordo?

“L’anno scorso è successo così, credo. Normalmente la squadra che vince ha la situazione particolare di difendersi bene, ma deve essere compensata dalla possibilità di fare gol. Quando si raggiunge un equilibrio tra entrambe fasi offensive e difensive normalmentoe si vince. Senza dubbio è la chiave delle squadre che vincono”

Pizarro cosa le dà nel suo centrocampo?

“Mi dà amore, simpatia, mi dà tutto (ride, ndr). E’ un bravo calciatore che conosciamo tutti, dotato tecnicamente, che ha esperienza. Ha dribbling, punta l’avversario, può giocare corto o lungo. Sono contento di parlarne, voglio sempre che i giocatori diano tutto, anche Pizarro”

A che punto è la Roma dal punto di vista del gioco e, in percenutale, dal punto di vista dell’assimilazione delle sue idee?

“Mi hai fatto sempre la stessa domanda. Non lo so, non lo posso dire. Credo ci sia una lunga strada per migliorare, mancano tantissime cose ma ho visto e vedo grandi miglioramenti, una chiara volonta da parte dei calciatori di fare un lavoro diverso. Sono ottimista perchè vedo progressi, ancora non so la percentuale. Siamo al 50% del percorso? Non lo so.

Mette in discussione tutti in base al rendimento settimanale?

Le mie scelte? Non si basano solo sul rendimento settimanale, quello della partita  importantissimo. Però, in base alla mia esperienza da calciatore, non si vince mai solo con undici giocatori, abbiamo bisogno di tutti per essere più forti. Posso fare una scelta lunedì, ma poi cambiarla martedì o mercoledì. Quando vedo la voglia  che ci mettono i giocatori, per me sono importanti tutti i giocatori, non faccio distinzioni tra titolari e non, per me sono tutti titiolari, io ho bisogno di tutti e dimostro ai giocatori che è così e che non è solo una frase fatta.E’ il mio pensiero, in ogni allenamento e in ogni partita hanno l’opportunità di farsi vedere pronti”

Pjanic? Pensa di cambiargli posizione per sbloccarlo definitivamente?

“Non credo che sia un problema tattico, pensiamo che è un ragazzo di ventuno anni arrivato due-tre settimane fa, non parla ancora l’italiano, parla un po’ di inglese e francese. E’ una situazione particolare per un calciatore dover ritrovare il suo stile. Io sono contento che sia qui, lui ci mette sempre qualcosa in più, è un giocatore di grandissima qualità. Non sono macchine, non sono robot. Sono persone, che devono essere prima di tutto a posto con la testa e ritrovare la normalità

Non ha la sensazione che li renda meno?

“No, mi è piaciuto il suo rendimento. Mi aspetto di più da tutti, ma già ha una buona intesa con i giocatori che giocano in attacco”

Juan è convocabile?

“E’ migliorato e sono contento, prima di tutto per lui perchè è la migliore sensazione per un giocatore potersi allenae con la sua squadra. Ancora gli manca qualcosa, sta lavorando per arrivare alla sua migliore condizione ma credo gli manchi ancora un po’ “

Con il Parma una Roma più propensa alle verticalizzazioni. Sta modificando la sua tattica

“Questo è il mio lavoro, non penso che bisogna arrivare li davanti così facilmente, ci si può arrivare anche facendo qualche curva. Questo è il mio lavoro, cercare di trovare la posizione ottimale per tutti i miei giocatori, è questo il lavoro dell’allenatore. Quello che non cambio è la mia idea di gioco, voler essere sempre propositivi e fare la partita, in casa e in trasferta, nonostante le difficoltà che avremo. Ci sono tante cose che devo fare per essere più allenatore possibile”

Come sta Gago? Heinze e Burdisso hanno convinto, sono loro i titolari in questo momento?

“Fernando Gago ha subito un colpo al polpaccio, è impossibile che recuperi per domani, non si è allenato per tutta la settimana, è un colpo che ha subito due settimane fa. Per quanto riguarda Burdisso, cosi come Kjaer e Heinze, Cassetti e Juan, tutti possono giocare titolari, vedremo domani come sempre”

Come pensa di controbattere il ritmo alto dell’Atalanta? Addormentando il gioco?

“No, no, più veloci possiamo essere ed è meglio. Chiedo una cosa al pubblico, manca un pò di fiducia non tanto in me, ma nei miei calciatori ma serve un pò di più perchè non sarà facile perchè sarà difficile controbattere il loro contropiede con Schelotto, arginare Denis, contrastare Brighi. La mia squadra sarà sempre all’attacco cercando di non concedere nulla all’avversario con una marcatura preventiva e pressando alto. Cercheremo di fare questo poi se il gioco non sarà veloce sarà anche perchè c’è davanti una buona squadra non perchè noi non vogliamo”

Le condizioni di Lamela? E quelle di De Rossi?

“Non c’è fretta, sono situazioni normali nel calcio lui sta lavorando ancora a parte e speriamo che recuperi presto la condizone fisica. De Rossi ha riposato un giorno, è a disposizione della squadra. Oggi si sono allenati con noi anche Viviani e Matteo Ricci perchè mi piace vederli, se non potesse giocare De Rossi c’è Viviani sempre lì come Ricci e Verre che è un Nazionale”

Juan è unico per dare una mano quando il centrocampista che imposta è pressato?

“Sono contento con tutti, Daniele come Francesco ha sempre una marcatura. Noi cerchiamo di trovare il modello giusto affinchè tutti i giocatori possano fare il loro lavoro nel miglior modo possibile”

Anche a Parma la Roma ha sofferto nel finale, è un problema di preparazione atletica o il suo modo di giocare?

“Le statistiche guardo solo qualche dato, però non è una cosa che guardo troppo. Non c’è un problema fisico perchè vedo il rendimento del mio calciatore ogni giornata, è una situazione mentale. I calciatori non hanno ancora questa fiducia, hanno ancora paura. Per me è molto importante che durante i primi sessanta minuti riusciamo a non avere pericoli e io devo convertirli in novanta pressando bene nella metà campo avversaria e facendo possesso palla. Questo non accadrà in due partite e non chiedo tempo per me nè pazienza ma è un lavoro non facile anche se cercherò di farlo nel minor tempo possibile. La squadra che corre si stanca di più di quella che ha un buon possesso palla”

Ci sarà particolare attenzione per Maxi Moralez?

“C’è sempre un’attenzione particolare per il trequartista della squadra avversaria. Il bello del calcio è che anche se marchi Moralez poi può fare sempre qualcosa, ed è colpa dei tuoi calciatori? No. Dell’allenatore? Non penso, è anche questo il bello del calcio”

La Roma non ha mai segnato più di un gol…

“Io voglio vincere davanti ai nostri tifosi dell’Olimpico. Adesso penso a vincere contro una squadra fortissima poi penseremo a segnare più di un gol”

Qui a Roma si inizia a parlare del derby, quanto è importante arrivarci con una vittoria?

“E’ sempre importante arrivare con una vittoria, arriveremo da due settiamane in cui si parlerà della partita e vincere con l’Atalanta sarebbe un grande stimolo”

Preferirebbe avere Stekelenburg in queste due settimane anzichè vederlo andare in Nazionale?

“E’ sempre la solita cosa, però se fossi l’allenatore della Nazionale lo vorrei avere. Per i calciatori è una bella cosa ma l’importante è che lui lavori bene qui e poi va in Nazionale”