Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke mercoledì, 8 Ottobre alle ore 08:12
da ilRomanista
Le voci su Spalletti in odore di dimissioni o di esonero? «Esatto. E se invece c’è un punto fermo nel nostro lavoro è quello rappresentato dall’allenatore. Per questo la dottoressa ha voluto ribadirlo». Ha detto anche che chi non rema nella direzione giusta sarà messo alla porta. «E ti garantisco che non parlava solo dei calciatori. Vale per tutti, dal primo dirigente all’ultimo degli impiegati. Ognuno è invitato a fare il proprio lavoro e, per quanto gli è possibile, a fare gruppo. Se ne esce tutti insieme, questo è chiaro. Io sono rimasto contentissimo delle parole del presidente». Ma perché ogni tanto escono queste voci di presunte distonie nel vostro gruppo di lavoro? «Non lo so perché escono e non mi interessa. Noi non ci nascondiamo. Io sto parlando attraverso te con i nostri tifosi proprio per ribadire che nessuno ha intenzione di nascondersi. Siamo qua, se sono stati commessi degli errori lavoreremo di più e meglio di prima. Queste voci ci danno fastidio, e molto. Ma pensare che qualcuno non gradisca più Spalletti o che ci siano fratture fra di noi è assurdo, significa non conoscere la nostra realtà. Il mister è l’ultima persona che deve essere toccata. Nessuno di noi ha dimenticato il lavoro fatto fino ad oggi». Ma ora il giocattolo sembra rotto. «Non è così. C’è delusione, certo. Ma sappiamo cosa fare. Questa squadra fino a poco tempo fa ci ha fatto divertire, adesso siamo solo all’inizio di una nuova stagione. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo avuto degli episodi contrari decisivi, che se fossero andati diversamente avrebbero cambiato anche il senso di queste prime giornate. Come il rigore in Supercoppa, ad esempio. E come i calciatori che ci sono mancati». Qualcuno ha pensato che se Rosella Sensi ha detto così è perché lei stessa sospetta che qualcuno già remi contro. «Assolutamente no. Era un monito, più che una reale preoccupazione. Non esistono orticelli personali da difendere. Siamo tutti nella stessa barca, non esistono alibi per nessuno. Se la barca affonda affondiamo tutti». Pensi che qualcuno dall’interno, da Trigoria, diffonda notizie false? «Ma su, è una vita che sto nel calcio, so come funzionano certe cose. E’ normale che quando non arrivano i risultati si fanno diverse analisi e diversi commenti, ma poi una cosa riferita esternamente può essere ingigantita e così nascono le favole. Non siamo nati ieri, accettiamo le critiche, ma tutti stiamo lavorando con coscienza per uscire da questa situazione». E’ una favola anche quella che in pole position per il prossimo anno ci sia il tuo amico Ancelotti? Anche Spalletti ha fatto riferimento alla tua posizione di “mediatore” e qualcuno ci ha ricamato sopra… «Sono contento che mi dai l’occasione per chiarire qualche punto. Intanto io confermo che sono amico di Carlo Ancelotti. Quello che la gente non sa è che molte volte, quando mi sento al telefono con Carlo, cosa che avviene da anni, c’è anche Luciano Spalletti con me e parliamo e scherziamo tutto il tempo. Carlo e Luciano a loro volta sono molto amici e le battute tra di loro non hanno minimamente intaccato la loro amicizia. E tanto per essere chiari, Spalletti è l’allenatore della Roma e lo sarà per molti anni ancora e io non ho mai pensato a Carlo come allenatore della Roma. Credo che tutti sappiano quanto mi sono speso in passato per far arrivare Spalletti su questa panchina. Per cui su questa cosa non accetto neanche battute. A me di Ancelotti allenatore non interessa niente, mi interessa l’amico. Di Spalletti invece mi interessa eccome il suo futuro di allenatore. E starà con noi ancora tanti anni». Totti quando torna? «Non abbiamo solo Francesco infortunato. Tutti sappiamo che apporto può dare Francesco, sappiamo quanto ha lavorato questa estate. Anche lui sa quello che deve fare adesso. Deve rientrare quando sta bene, perché sennò gli sciacalli sono pronti a fare battutine sull’età e quelle cose lì. Invece quando Francesco avrà eliminato definitivamente il problema tornerà in campo e farà vedere che cosa è in grado di fare. Ma non voglio parlare solo di lui. Noi abbiamo bisogno di tutti. Questa squadra ha fatto risultati sopportando qualunque assenza. E’ il collettivo la nostra forza, hanno fatto grandi cose insieme i ragazzi. E presto torneranno a farle». Un altro tuo pallino è Alberto Aquilani. Ora sembra un po’ in crisi anche lui. Dipenderà anche dal contratto in perenne attesa di rinnovo? «Alberto non è in crisi. Noi con Alberto stiamo insieme tutto il giorno e di contratto ne parliamo tutti i giorni. E ti assicuro che sa benissimo che si troverà una soluzione a questa situazione. E’ un ragazzo perbene, un professionista serio. Il contratto per Alberto Aquilani non sarà mai un problema. Ora dobbiamo solo pensare a tornare sui nostri livelli, poi ogni cosa verrà da sé». Confermate la massima severità sulle derive disciplinari? «Se ti riferisci a Mexes, Phil sa di aver sbagliato, basta. Noi non vogliamo mai più vedere queste reazioni. Solo migliorando questi aspetti diventiamo più grandi. E Phil è il primo a saperlo». E la multa? «Sappiamo come comportarci con chi sbaglia. Con ogni singolo giocatore». Siete ancora convinti che paghi il basso profilo di fronte alla categoria arbitrale? «Mi pare che di fronte a certi errori abbiamo preso le nostre posizioni. Ma resta il fatto di base che noi dobbiamo essere superiori a tutto. Gli errori devono rinforzarci e spingerci a fare di più». Siete contenti dell’atteggiamento arbitrale nei riguardi della Roma? «No. Ma non voglio parlare di queste cose. Sappiamo quello che dobbiamo fare e non facciamo certo polemiche attraverso i giornali». I tifosi vi hanno rimproverato anche la gestione dei rapporti con le federazioni per la questione delle convocazioni dei Nazionali. «Noi abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Per Vucinic ho parlato direttamente con Savicevic domenica sera. Mirko adesso ha un ematoma, fino a venerdì starà qua, se starà meglio mercoledì potrà anche andare a giocare a Lecce, per loro è una partita fondamentale, gli farà anche bene giocare. Lo stesso vale per Baptista. Domani (oggi, ndr) parleremo con il medico della nazionale brasiliana e valuteremo il da farsi». Ai tifosi che cosa ti senti di dire? «Voglio dire qualcosa ai nostri giocatori, su questo. Anche a Siena c’erano migliaia di persone per noi. Se sentiamo qualcosa di importante per questa gente dobbiamo dare tutto per questa maglia, adesso. I tifosi di fronte alle difficoltà raddoppiano i loro sforzi. Non ho mai visto un attaccamento così. E noi dovremo fare lo stesso». Daniele Lo Monaco |
