martedì, Maggio 14, 2024 Anno XXI


La nostra domenica, e non ce ne vogliano quelli che “c’è solo la Roma”, era cominciata con una preoccupazione forte per un nostro fratello che sta lontano e in una zona pericolosa. Quando abbiamo infatti appreso che era successo qualcosa a due connazionali in Afghanistan, non siamo stati tranquilli fino a quando il nostro non c’ha dato notizie.Quando è arrivata la notizia che era tutto ok, forse egoisticamente, ci siamo rilassati e la nostra domenica è comunque andata bene così.
Corederoma è questo. Soprattutto.
E’ andata bene così anche perché sostanzialmente nulla cambia in testa alla classifica.
Certo è che quando a Roma scendono i ladri, e ci perdonino quelli che oggi avevano organizzato la giornata del fair play, è sempre opportuno mettere la mano a protezione del portafoglio e non distrarsi.
Sono sicuramente cambiati i tempi rispetto a quando calavano a Roma quelle facce proibite di Moggi, Girando e Bettega. Oggi in panchina c’è un macellaretto de Testaccio, a noi molto caro e forse influenzati da questo, non riusciamo a sentirci derubati fino in fondo anche se l’arbitro non ci è piaciuto neanche un po’.
Certo il pareggio brucia, inutile negarlo. Napoleone preferiva i generali fortunati a quelli capaci e oggi, guardando Cicinho, sarebbe difficile dargli torto.
Con l’ennesimo piccoletto della rosa, ancora un paio e facciamo una joint venture con Walt Disney per il remake di Biancaneve e i sette nani, la dea bendata infatti è stata generosa una prima volta graziandolo.
La seconda invece l’ha castigato, facendogli beccare il famigerato controfallo Falqui (dal nome dell’omonimo purgante).
Oltre alla fortuna però la partita di oggi ci ha dato altre due cose importanti sulle quali riflettere.
La prima è che, se è vero che la Roma possiede undici attaccanti, deve registrargli un minimo i piedi perché non si possono mangiare tutte le occasioni che abbiamo regalato.
La seconda è che, e questo lo diciamo soprattutto in chiave europea, i nostri due centrali hanno patito e non poco la presenza di due attaccanti di peso, quelle che in gergo si chiamano torri.
Ci penserà sicuramente Spalletti che, da quello che abbiamo potuto sentire, ha abbozzato abbastanza bene.
Va bene anche questo: buon viso a cattiva sorte.
Non si poteva pensare di poterle vincere tutte e poi, diciamocelo, quando becca la Lazio è comunque una domenica ben spesa.

Ad maiora