venerdì, Maggio 03, 2024 Anno XXI


Per commentare l’andamento di una partita vanno esaminati i fatti, cercando di essere obiettivi senza farsi contagiare dalla grande passione che ci accompagna.

Di Genoa – Roma in tutta onestà ci viene da dire che la Roma non ci sembra quella bella squadra dal gioco avvolgente a cui siamo abituati, anzi a dire il vero ci è sembrato più avvolgente il Genoa, più veloce, più manovriero nel momento del possesso di palla.
Errori marchiani hanno consentito a Milito e Sculli di infilarci tre volte dando l’idea di una difesa non perfetta (ma d’altronde i due titolari centrali non ci sono).
In avanti c’è tanto talento, sia il francesino che Vucinic ne hanno da vendere …. So belli…ma non ballano come si dice nell’Urbe.
Però nonostante tutto la partita è stata chiaramente falsata da un errore madornale, da squalifica a vita. Il gol del 2 a 2 è stato inspiegabilmente annullato da un guardialinee inetto perché 3 metri separavano Panucci e il difensore del Genoa al momento del passaggio smarcante, roba da terza categoria come roba da terza categoria è stata la maniera con la quale Sculli ha uccellato Riise.
Se la partita fosse andata sul 2 a 2 forse avremmo anche vinto, oppure perso visto che il Genoa stava giocando una partita di grande spessore agonistico, o alla fine pareggiato come sempre accade, non lo sapremo mai; ci è stata negato in un minuto il gol e la parità numerica: non ci sarebbe mai stato il contropiede che ha portato all’espulsione di DDR unico galattico in campo.
Diciamo che in tre episodi abbastanza decisivi (il gol, l’espulsione, la spinta non eccessiva ma che c’era di Ferrari sul francesino) l’arbitro ha sempre optato per un’interpretazione leghista diciamo, Roma ladrona e loro e tutti a rubare partite, stipendi, modo di vivere che tanto apprezzano quando sono lontani da casa, ma contro il quale poi ci imbastiscono le campagne elettorali scissioniste nelle valli del nord.
Non ci piace questa Roma ma ne comprendiamo alcuni problemi, non è facile andare controvento con le vele tutte rattoppate e senza nocchieri, uno passato purtroppo nel mondo dei giusti, l’altro in attesa di una condizione fisica che gli possa permettere di tornare a mostrare a tutti il suo valore.
Sarebbe anche ingeneroso contestare il mercato, qualche riflessione si potrebbe anche fare, ma sull’onda emotiva dell’incazzatura quotidiana forse non saremmo neanche giusti.
Ricordiamo sempre che Totti, Mexes, Juan, Pizarro titolari inamovibili sono tuttora infortunati, che Perrotta e Taddei sono appena rientrati dopo mesi di inattività, che Baptista manco è arrivato che s’è fatto male perché qui, come ha avuto modo di constatare quel mezzo transalpino sbarcato l’anno scorso, non siamo né a Barcellona né a Madrid, qui ci si allena, qui le partite non te le regalano, anzi.
Teniamo botta.

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