venerdì, Maggio 16, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

L’operazione al momento non è sostenibile, si continua lavorare per l’accordo

UniCredit BancaOggi è andato in scena un nuovo incontro tra due uomini fidati di James Pallotta ed alcuni rappresentanti di Unicredit presso lo Studio Tonucci di Roma, presenti, tra gli altri, l’avvocato Baldissoni e due rappresentanti di Open Gate Italia. Le parti continuano a discutere per trovare un’intesa definitiva sulla cessione della società capitolina alla cordata guidata da Thomas DiBenedetto.
Fonti vicine al dossier hanno fornito a Romanews.eu alcuni dettagli relativi ai due manager americani, definiti i due meccanici, in grado di trovare la sostenibilità finanziaria di qualsiasi operazione. Il primo, Sean Barror, ha già curato per Pallotta l’acquisizione dei Celtics, vivendo una situazione molto simile a quella attuale (il clima fu tutt’altro che disteso e la pressione dei tifosi di Boston è paragonabile a quella dei romanisti). Mark Pennes, il secondo, è da Marzo uno dei top manager della Raptor Accelerator (di cui Pallotta è proprietario): ha rilanciato i New York Knicks ed il loro buissness ed ha inventato la divisione Sport Buissness per la HSBC, una delle banche più importanti del mondo.
L’incontro presso lo Studio Tonucci è terminato attorno alle ore 16.30, dopodiché Barror e Pennes dovrebbero avere incontrato De Alessi ed Ottaviani, due uomini del marketing della A.S. Roma. Per domani hanno in programma un colloquio con Roberto Cappelli.
Stando a quanto appurato, sia Unicredit che lo staff di DiBenedetto sono interessati a raggiungere un accordo, ma ad oggi la cessione della Roma non è economicamente sostenibile per nessuno: vari fattori, tra cui l’interruzione dei contratti di facturing, hanno creato un problema di liquidità per quanto concerne il breve termine, oltre ad una situazione in prospettiva (al 30 giugno 2012) obiettivamente diversa rispetto a quanto era stato firmato nei contratti di Marzo.
Urge una ricapitalizzazione da circa 70 milioni di euro ed è per questo che le parti sono tornate a discutere sul prezzo d’acquisto della società capitolina.
La data di closing fissata da Unicredit (per mettere fretta?) al 29 luglio rende il lavoro più complicato e infatti ad oggi non ci sono arrivate conferme riguardo l’arrivo a Roma di Thoms DiBenedetto (previsto per il 27 luglio): il tycoon si farà vedere soltanto quando la soluzione sarà stata trovata, ma Romanews.eu ha avuto conferme circa la sua ferma intenzione di concludere l’acquisto della A.S. Roma.
Se si lavorerà con razionalità e passione da entrambe le parti l’accordo verrà trovato, questo è quanto assicurato alla nostra redazione: stanno venendo analizzati vari aspetti per arrivare alla sostenibilità finanziaria dell’operazione. Oggi Unicredit ha avuto un contatto con Gianpaolo Montali, ma questo non significa assolutamente una volontà dell’istituto bancario di interrompere le negoziazioni con la cordata americana.
Se la trattativa dovesse interrompersi, si prospetterebbe un danno (economico e di immagine) per entrambe le parti, ma Unicredit avrebbe comunque la possibilità di rimanere l’unica proprietaria della Roma: l’istituto romano potrebbe infatti avvalersi della necessità di valorizzare un asset in cui è subentrata. Un evenienza che la stessa Unicredit cercherà di evitare in ogni modo.

Aspri-Blandamura