martedì, Maggio 13, 2025 Anno XXI


da lasignoraingiallorosso.it

Il Direttore Sportivo della Roma, Walter Sabatini, intervenendo questa mattina alla trasmissione radiofonica de La Signora In Giallorosso, in onda ogni domenica mattina dalle 10.30 su Tele Radio Stereo, ha dichiarato:

Walter Sabatini“Di Lamela ho parlato bene, ma non è detto che alla fine arrivi, come per tutti i giocatori che ho elogiato o elogerò in futuro, perchè i giocatori buoni sono veramente tanti, ma non tutti si possono prendere. In questo momento il mercato è statico, è fermo, ma sono convinto che si sbloccherà nei prossimi giorni l’effetto domino sarà inevitabile, quando ci sarà il primo colpo, non un parametro zero, inizierà il vero calciomercato. L’idea di Luis Enrique è stata una scelta spontanea, l’abbiamo avuta io e Franco (Baldini, ndr), con l’obiettivo di portare un determinato tipo di calcio, che vorremmo portare qui a Roma. Sappiamo che non sarà facile, ma abbiamo provato con questa scelta a dare un segnale, speriamo che il risultato sarà una sintesi tra quel calcio e il nostro. Da calciatore Luis Enrique aveva una caratteristica fondamentale, ed era il temperamento, quell’ansia, quella voglia di vincere che sarà fondamentale ed è stata fondamentale nella sua scelta. L’allenatore sarà affiancato da uno staff che proporrà non solo un tipo di calcio, ma anche, e soprattutto, di comportamento. Ho incontrato Vucinic di notte, dopo che era stato ad una cerimonia, e ci siamo confrontati con serenità, voglio solamente ricordare a tutti che Vucinic è un grandisimo campione, le sue giocate le sanno fare solo 5-6 calciatori in Europa, quando tocca la palla può fare di tutto, ha caratteristiche tecniche che sfiorano il sovrannaturale. La condizione di disistima che il pubblico romano gli ha riservato in questi ultimi tempi lo abbatte, ma anche lui deve metterci qualcosa di suo per far migliorare il giudizio della gente, e quando l’ho visto gliel’ho detto. Nella nuova società devono arrivare ancora tanti importanti soggetti, tra cui anche il presidente, e non mancherà il lavoro per la stampa che informerà i nostri tifosi, ma l’importante è che tutto questo sia supportato dal valore della squadra. Quando sono entrato la prima volta a Trigoria ho visto gente molto propositiva, persone che hanno sempre lavorato bene, con tanta voglia di lavorare. La Roma è sempre stata competitiva, una squadra da correggere e non da ricostruire. Se i complimenti a Vucinic sono per tenerselo stretto o per ricavare il massimo dalla cessione? In realtà per entrambe le cose, se Mirko dopo questo periodo di vacanza con la famiglia ritroverà la serenità, sarà il benvenuto, punteremo su di lui, se invece vorrà andare via, lo potremmo cedere, ma solo a cifre importanti. Luis Enrique come idea iniziale ha quella di puntare sul 4-3-3, ma non è detto che si fermerà a quello, opterà per il meglio. Su Viviano voglio fare una precisazione, il suo nome è stato accostato alla Roma dalla stampa, noi siamo alla ricerca di un portiere e ci è stato attribuito. L’errore nella compilazione della busta ci può stare, la norma è nuova, e, a dire la verità, ammetto che anche a me è successa la stessa cosa. Stekelenburg è un portiere che piace a me, ma come a tutti e come tanti altri. Volevo lanciare un messaggio a Doni, ma anche a tutti gli altri giocatori che stanno vivendo una situazione difficile: cercate di mettere in difficoltà chi non ha più voglia di puntare su di voi, l’orgoglio per un calciatore è una caratteristica fondamentale, saper reagire è importantissimo. Per Alvarez avevo un pre-accordo che valeva fino ad una certa data e poteva essere impugnato. Prendere Alvarez a 15 milioni di euro per me non è un affare, è quasi un “minus”. Se con Alvarez si è perso l’attimo per via delle deleghe con potere di firma che non arrrivavano? Diciamo che non sono riuscito ad aggiucarmi il calciatore forse per un mio errore, ma i calciatori in Argentina non sono molto propensi a usare le clausole, hanno un rapporto diverso con i club di appartenenza rispetto ai loro colleghi europei”.