sabato, Maggio 10, 2025 Anno XXI


Nel momento in cui ci accingiamo a scrivere queste brevi notarelle la Roma sta in testa alla classifica in coabitazione con la vecchia signora che avrà probabilmente appeso le mutande al chiodo visto che oggi ha beccato tre rigori contro, fatto indubitabilmente storico.In un Tempio meno strabocchevole dell’atteso è andata prima in onda la festa per il Capitano e poi la festa per il Siena. Ma non sono state rose e fiori ed è per questo motivo che continuiamo ad invitare i fratelli nel romanismo a mantenere bassi i toni e i fari scrupolosamente spenti.
Se il potere juventino infatti sembra ammosciato, nell’anticipo tra l’Ambriosiana e Empoli, l’arbitro ne ha combinate di tutti i colori, facendoci immaginare come sia ancora forte l’influenza del potere sulla classe arbitrale.
Ma torniamo alla nostra partita.
Per lungo tempo infatti abbiamo pensato a quanto avesse proferito in sede di conferenza stampa il nostro Conducator, riprendendo un giornalista che gli chiedeva una sua opinione sul mancato arrivo di una punta di peso.
Lucio Glabrus aveva risposto che l’attuazione di uno schema con una punta alta era stato in molte occasioni controproducente perché la squadra non lo riconosce nelle sue corde e nelle sue modalità.
Avrà ragione Lui, se poi la Roma l’anno scorso ha avuto un attacco da faville e il capocannoniere. A noi ci rimane il dubbio che se la boa la deve fare Shabany Nonda è un discorso, se la fa Ruud Van Nistelrooy è un altro, ma in fin dei conti anche oggi alla fine ne abbiamo fatti tre e tutti vissero felici e contenti.
Avevamo pensato a questa evenienza perché la Roma contro il Siena ha prodotto, per una gran parte della gara, un volume di gioco impressionante senza peraltro riuscire ad avvicinarsi alla realizzazione se non attraverso le prodezze balistiche di quel cecchino che è diventato Alberto Aquilani.
Avevamo il timore, l’animo romanista è diventato ormai imprinting familiare, che dalle e dalle alla fine ci saremmo ricordati la giornata.
Ma quest’anno, come abbiamo già avuto modo di dire, è davvero un’altra storia e va bene così.
Adesso mezza Roma si trasferisce in nazionale. Se fosse per noi marcheremmo volentieri visita, ma si sa che un minimo di contributo alla patria lo dobbiamo pur dare.

Ad maiora