Categorie Articoli by CdR Scritto da Petra martedì, 16 Settembre alle ore 11:10
Non parliamo di condizione fisica, non è più accettabile come scusa. Come non si può parlare degli assenti. Contro una squadra esordiente in Champions League non serviva certo la migliore Roma. Alla fine i tiri in porta degli ospiti non si contano, talmente erano liberi che ogni azione avevano la possibilità di calciare verso Doni. Due gol, una traversa a botta sicura, una vera vergogna. I giallorossi di questi tempi durano un quarto d’ora, fanno il gol ed escono dal campo. Fanno divertire gli avversari, anche i più scarsi trovano giovamento con la cura Roma. I giocatori sono imbarazzanti, chi più chi meno. Con loro il tecnico che non opera una manovra correttiva neanche a pagamento. Il gol di Panucci poteva essere quello scaccia crisi, invece si è trasformato in incubo, il solito. Vantaggio e sconfitta, ormai un classico. Troppo brutto per essere vero. Se per il campionato la strada è lunga, in coppa si gira l’angolo e c’è subito un traguardo intermedio. Tempo per recuperare davvero poco. L’aver perso in casa con la più debole del girone ti obbliga già a compiere un’impresa. Cassetti, Loria, Cicinho e un addormentato Riise hanno messo in pratica l’anticalcio. A centrocampo De Rossi in serata no e Aquilani alla quantità non ha unito la qualità. Vucinic voglioso ma evanescente, Baptista smarrito, Taddei non pervenuto. Il capitano è davvero lontano dalla condizione accettabile. Insomma la situazione non è affatto rosea, peggio di cosi non si poteva iniziare. A parole sono tutti consapevoli che ci vuole la scossa, ma i fatti continuano a dire il contrario. In passato si parlava di raspa, adesso non più. Chissà se la voglia di lavorare non sia passata a tutti. Chissà se quella voglia di dimostrare qualcosa è stata sotterrata in qualche prato di Trigoria. La Roma si è spenta, anzi non si è mai accesa. Aspettiamo che mister Spalletti giri quella maledetta chiave e che i giocatori comincino a macinare gioco e punti. Si è ancora in partita, in salita, ma in partita. Bisogna muoversi altrimenti lo scollinamento non arriverà mai.
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