Categorie VirgolettatoScritto da Lucky Lukegiovedì, 11 Settembre alle ore 11:42
da ilromanista.it
Il fondo sovrano del Qatar c’è. E si è rivolto alla Open Gate Italia di Tullio Camiglieri, per dare la propria disponibilità a costruire uno stadio in Italia. Se possibile, nella Capitale. Ma la Roma, per ora, intende andare avanti da sola. Rosella Sensi vuole costruire un impianto che sia per davvero solo della società giallorossa. Senza capitali stranieri. Senza ingerenze arabe oppure americane. Una struttura nuova sorgerà entro un tempo relativamente breve, per il nostro Paese. E potrebbe essere tutta romanista soprattutto per un motivo: il valore aggiunto che ne deriverebbe al club. Dopo il lease back di Trigoria e la cessione del marchio (seppure a una controllata), la società vuole rimpolpare i propri asset. Come può essere lo stadio di proprietà… Una strada percorribile, ma a condizione di non spenderci un euro. Come? La Sensi sta cercando un partner. Una cordata di imprenditori o un investitore forte. Qualcuno che si accolli gli oneri della progettazione e della realizzazione e che poi rientri delle spese, partecipando di una parte dei ricavi da stadio. Magari, sfruttando le occasioni che possono scaturire da una modifica al piano regolatore. Altrimenti, la soluzione potrebbe essere la distribuzione di una quota azionaria della società. Dove costruirlo, però? Il Campidoglio sta vagliando assieme alla Roma la zona ideale. In cima alle preferenze ci sarebbe la Magliana. Ma si stanno studiando anche delle ipotesi diverse. Come l’area della Tiberina fuori dal Gra, quella di Lunghezza a due passi dalla Roma-L’Aquila, la Bufalotta e Tor Vergata.