Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke martedì, 26 Aprile alle ore 10:33
da Il Romanista – laroma24.it
E invece manco per niente. Jerry, come lo chiamava affettuosamente Ranieri, che per il francese è stato un secondo padre, ha iniziato benone e poi s’è perso. Si è incaponito dietro i soliti dribbling, a volte ha portato a spasso le difese perché la classe mica si discute, ma poi o non ha concluso in porta oppure ha concluso male. Quando la Roma ha cambiato nocchiere ed è arrivato Montella, adieu. Su Menez è calata la notte. Da titolare inamovibile o quasi, s’è accomodato in panchina. Dopo avere lanciato a novembre dei timidi segnali di disaffezione («adesso sono a Roma e voglio vincere lo scudetto con questa maglia, ma in futuro mi piacerebbe avere un’altra chance al Manchester United»), ora il divorzio è praticamente scontato. I sassi lanciati alla Smart del francese da qualche idiota teppista c’entrano poco o nulla. Di sicuro, però, hanno rafforzato le convinzioni di Menez. Se la Roma dovesse quindi ricevere veramente una proposta dell’Arsenal, Diaby più un conguaglio, e qualora Jeremy accettasse la destinazione, l’affare si potrebbe concretizzare. Anche in considerazione del fatto che il contratto con la Roma scade a giugno 2012. E al momento non c’è la minima possibilità che Menez firmi un eventuale rinnovo. «La mia partenza è possibile. Per fare bene – aveva commentato qualche giorno fa – devo sentire che la gente ha fiducia in me». Ce l’aveva, Jeremy. Ce l’aveva. Intanto, l’agente del palermitano Abel Hernandez apre alla Roma. Intervistato da generazioneditalenti.com, il suo procuratore Vincenzo D’Ippolito dice: «Abel in giallorosso? È una voce fondata. Soprattutto se, come sembra, Sabatini dovesse andare alla Roma. Ma c’è anche la Juve, per esempio. Ci sono interessamenti da parte dei migliori club d’Italia e d’Europa e già la scorsa stagione l’hanno cercato in tanti». Si profila un’asta? «Vedremo. Quel che è certo è che Hernandez ha il contratto in scadenza nel 2013 e a Palermo si trova benissimo. Grazie all’esperienza in Sicilia è cresciuto molto e potrebbe stare lì ancora un paio d’anni prima di fare il salto di qualità definitivo. Nel calcio, però, non si può mai dire…». |
