venerdì, Maggio 02, 2025 Anno XXI


Nella sauna dell’Olimpico la Roma butta via i primi due punti stagionali. La maggior condizione fisica degli avversari non può giustificare un pareggio quando nel corso del secondo tempo sei in vantaggio di punteggio e di uomini.

Spalletti non cambia, insiste sulla falsa riga dello schema consolidato degli ultimi due anni, non prendendo atto che non sono arrivati i giocatori giusti per attuarlo. Servivano una punta e un esterno, nessuno dei due è arrivato. A livello qualitativo la rosa è migliorata ma ha caratteristiche diverse e il mister deve muoversi.

Il caro quattroduetreuno va bene con Totti Perrotta Taddei e Vucinic non con Baptista, non con Menez entrambi con l’istinto di vivere al centro.

La partita con i civili partenopei ha messo in mostra queste lacune a prescindere dal risultato. Si poteva vincere ma anche perdere. Un primo tempo a ritmo camomilla dove l’afa ha vinto su tutti. Poi il lampo di De Rossi che con un assist fantastico ha permesso ad Aquilani di superare Iezzo in acrobazia.

Con la scossa del gol la Roma chiude bene il primo tempo costruendo altre nitide possibilità per andare in rete. La più clamorosa sui piedi di Vucinic. Il montenegrino si deve mettere in testa che una punta quando si trova davanti alla porta non deve colpire sempre di fioretto ma deve sguainare la sciabola quando serve. Errori del genere pesano come macigni.

La ripresa è completamente diversa. I ritmi stranamente si alzano, saltano le distanze e ne beneficia lo spettacolo. Purtroppo sono gli ospiti a giocare meglio. Sfiorano il pari in un paio di occasioni e poi lo trovano subito dopo essere rimasti in dieci. Da calcio d’angolo difesa immobile tanto che Hamsik ha la possibilità di colpire prima la traversa e poi raccogliere ed insaccare.

Che la Roma sia in superiorità numerica nessuno se ne accorge, tant’ è che parecchi pericoli si manifestano davanti a Doni con Lavezzi protagonista.

Parte la girandola dei cambi, Tonetto Menez Okaka, purtroppo nessuno sarà decisivo. Ci va vicinissimo il francese ma le favole non sono per noi. La reticenza al tiro della passata stagione si è trasferita senza problemi a questa. Vedere passaggi reiterati in orizzontale al limite dell’area ci ricorda più la pallanuoto che non il football.

Il piccolo assedio finale non può bastare per portare a casa i primi tre punti. Vedere Pizarro e De Rossi sulla fascia a trovare spazi è un chiaro segnale che senza esterni di ruolo è inutile improvvisarci mezzepunte e trequartisti, deve essere rivisto l’impianto di gioco.

Certo è la prima e non si possono subito fare drammi, chiediamo soltanto un po’ di elasticità altrimenti il bagaglio tecnico viene limitato da quello tattico.

petraur@corederoma.net

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