giovedì, Luglio 03, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

La conferenza stampa integrale di Montella alla vigilia di Roma-Juventus

Vincenzo MontellaSono state ore importanti per la Roma: l’arrivo di DiBenedetto, quanto è successo. Le tue impressioni, come vive la squadra?
“Sicuramente non mi posso sottrarre a determinate domande, per quanto è possibile risponderò, però gradirei non ci dilungassimo molto perchè poi per è molto più importante la partita che si gioca domani, in questo senso rispondendo proprio alla tua domanda. La squadra è stata molto distaccata a quanto stava avvenendo anche perché è una squadra abituata a tante voci da tanto tempo. Il giocatore è aituato a convivere con queste situazioni ma al contempo il giocatore sa e io so che solo attraverso…che il giocatore pensa esclusivamente alla partita.  Insomma, sia per interessi personali, ma anche per interessi di squadra, quindi in questo senso ho visto la squadra molto concentrata per la partita che dovrà giocarsi domani. E’ inutile sottolineare  che è particolarmente importante per tanti motivi quindi in questo senso, ripeto, sono soddisfatto di come si sono allenati”

Ha parlato anche di te Di Benedetto. Prima in maniera soft poi ti ha fatto i complimenti. Se ti ha fatto piacere e poi hai avuto contatti diretti o indiretti con lui o con il suo entourage?
“Intanto lo ringrazio, lo ringrazio per le belle parole spese e mi fermo qui. Io adesso devo dar conto a chi c’è, a questa società, a chi è presente, a chi mi ha voluto, e poi semmai si parlerà del resto. In questo momento, ripeto, per adesso sono solo ipotesi, anche se probabilmente molto concrete però oggi è sabato e dobbiamo pensare alla partita e non vorrei che poi si contuinuasse a parlare di ipotesi, ripeto, anche se pur ipotesi concrete, quindi alla fine non vado oltre, voglio parlare della partita “

Roma-Juve, che match ti aspetti e il fatto di aver lavorato con Delneri ti può agevolare?
“Delneri è un ottimo allenatore. Lo abbiamo avuto per pochi mesi qua a Roma. Le sue squadre da anni giocano sempre nelle stesso modo, con le idee ben precise, squadra organizzata in ogni situazione, squadra pronta in ogni situazione. Ma al contempo ha anche delle lacune. Noi cercheremo di evidenziare, così come abbiamo fatto questa settimana, di evidenziare le loro lacune o i loro punti di debolezza, che, sinceramente, se facciamo bene ho la convinzione che li possiamo fa emergere’

C’è stata una manifestazione di affetto per De Rossi. Lui ha espresso un disagio. Pensi che De Rossi possa lasciare?
“Guarda io appena mi sono insediato, diciamo così, allenatore della Roma mi sono promesso di non farmi coinvolgere dai discorsi, giocatori in scadenza, se i giocatori vogliono andar via, io devo pensare esclusivamente quello che è meglio per la squadra da qui alla fine dell’anno e questo passa attraverso poi  un comportamento dei giocatori. Quanto a De Rossi lo vedo in crescita, sta giocando bene, probabilmente in passato siamo stati abituati a vederlo giocare su livelli stratosferici per tanto tempo ma adesso sono contento di come sta giocando, non lo vedo affatto a disagio in campo, credo possa migliorare ancora in questo finale di stagione ma al contempo credo sia migliorato anche molto negli ultimi tempi quindi lo vedo così’

Sta crescendo Menez perché possa giocare titolare domani?
‘Menez ha fatto bene come ho detto dopo le partite nella fase di non possesso palla, certo, da lui ci aspettiamo per quanto ha fatto, per potenzialità, per valore del giocatore ci aspettiamo anche qualche giocata in più quando si ha la palla, però si parte dal non possesso palle e, ripeto, che partecipa al gioco di squadra quindi ha le sue chance di giocare, certo’

Si è parlato tanto delle doppiette delle ultime partite,  è un Totti è al massimo, al top?
“Ma, non lo so, sta bene, stava bene prima. E’ in crescita avrà anche un po’ più di spinta anche perché è riuscito ad andare in gol con frequenza. E’ arrivato ai 200 gol. Domani vorrà festeggiare davanti ai suoi tifosi. Quindi credo che l’entusiasmo e la determinazione che ha dimostrato negli anni possano fare acnora di più possa farlo giocare anche mewglio, quindi credo cha a livello psicologico a livello fisico stia bene, se sia al massimo non lo so’

Cassetti si allena da due giorni con il gruppo, è pronto o ancora non è al top?
“Sono due giorni che si allena prevalentemente, esclusivamente con noi, ma prima si allenava con un preparatore, facevalavori comunque impegnativi anche a livello fisico e quindi a livello fisico non è poi così indietro, poi devo valutare tante cose, però è a disposizione e vediamo domani’

Sentiamo parlare di allenamenti molto variati, più coinvolgenti. Tornei a 4 squadre, 5 contro 5. Passa anche da questo l’entusiasmo?
“Io posso dire quelli che sono i miei metodi di allenamento e credo molto nel coinvolgimento del giocatore, deve essere coinvolto, se poi è coinvolto si convince e se si sconvince le cose le fa meglio, tutto lì credo molto in questo’

Che Roma vuoi vedere domani? Hai fatto un discorso ai giocatori, su che cosa hai puntato nella tua pretattica?
“Poi, l’ho già detto altre volte, non diventa più pretattica se lo dico il giorno prima, perchè c’è chi ci ascolta e aiutiamo l’altra squadra. Io sarei contento se mettessero in campo la stessa determinazione, la stessa lucidità che hanno avuto nel derby, magari anche con un po’ più qualità perché vedo che la squadra sta crescendo sotto questo punto di vista. Però se riuscissero a amettere in campo la stessa determinazione, la stessa voglia di vincere, la stessa lucidità dimostrata nel derby credo che domani non ci sarebbero problemi’

A livello psicologico chi sta meglio?
“Sinceramente non lo so, lo vedremo domani quando inizia la partita. Sicuramente la Juve avrà bisogno di punti, così come noi. La Juve sono troppi anni che va via da Roma con tanti punti e noi vogliamo cambiare questa tendenza anche per questo.  La Roma ha bisogno di vincere per inseguire il quarto posto e credo che sia una partita che le due squadre si giocheranno a viso aperto. Perchè anche la Juve dovrà entrare in Europa League quanto meno quindi sarà na partita  tra virgolette nervosa perchè c’è in palio il risultato”

La vittoria serve anche a te per una conferma, può avere un peso per il tuo futuro?
“Sinceramente sono molto sereno e non ci penso davvero perchè, se dovessi ascoltere tutte le chiacchiere, si dice tutto e il contrario di tutto, anche cose in contraddizione tra loro. Io so che devo far bene per me, per la squadra, per la Roma per l’impegno che mi sono preso poi se arrivo al 4° posto non è detto che sia confermato, così come se arrivo 5° non è detto che non sia confermato perché è la regola delle cose, si sa che è così,  io penso esclusivamente a far bene e poi si vedrà”

Prima accennavi al fatto che le squadre di Delneri giocano sempre con il 4-4-2. Proprio domani potremmo vedere una formazione diversa con Krasic, Pepe e Matri, insomma con le tre punte. Vi siete preparati anche ad affrontare anche questo tipo di eventualità?
“Sì, ci aspettiamo anche che Aquilani possafare il trequartista, insomma un vertice alto a centrocampo, così come possono giocare col 4-3-3 come hanno fatto a Cagliari con ottimi risultati però, secondo me,  le idee di un allenatore non cambiano se un giocatore gioca 10 metri più avanti o più indietro come è giusto che sia, quindi ci siamo preparati anche ad altre situazioni’

Aquilani, in una Juventus rimaneggiata, potrà essere il valore aggiunto, la tua opinione sul giocatore, tu lo avresti trattenuto?
“Ora così come non pensiamo a guardare al futuro, è prematuro e non torniamo troppo indietro altrimenti si rischia di parlare di cose troppo vecchie. E’ un giocatore, Aquilani, che per potenzialità è tra i migliori al mondo nel suo ruolo.  Talvolta non le esprime, però sta maturando, sta facendo una grande stagione, in Nazionale si sta imponendo. Quindi e’ un giocatore importante per la Juve ma credo che lo sia per la Nazionale, come lo sia per qualsiasi squadra”

Questa pausa per la nazionale ti ha permesso si lavorare di più. Quanto sarà domani la Roma di Montella…
“Sto imparando, e l’ho detto anche prima, non sempre se fai l’allenatore fai le cose al massimo, al meglio, hai un riscontro in partita e viceversa, talvolta succede anche il contrario. Però è giusto che quando un allenatore ha più tempo a disposizione trasmetta la propria idea ai giocatori e i giocatori facciano di tutto per metterla in pratica e in questo senso penso che queste due settimane siano servite, poi vedremo il campo che risposte darà a tutti noi insomma”

Dieci anni fa, in quella sfida importante per lo scudetto, partì dalla panchina e fu decisivo. Domani potrà succedere a Borriello?
“Al di là di Borriello se gioca oppure no, questo è da vedere, dall’inizio o in partita questo è da vedere, io credo  che nelle grandi squadre chi faccia davvero la differenza siano coloro che partono dalla panchina, e se chi entra in partita può cambiare la partita ed entra con il piglio giusto, ti può cambiare veramente la partita, ti porta dei punti in più e ti fa fare la differenza. Credo molto nel valore della panchina e lavoro anche su questo perché penso, ripeto, possano fare la differenza a qualsiasi squadra squadra a prescindere dal livello. Borriello si sta allenando benissimo, così come Menez, e questo sicuramente è un vantaggio per l’allenatore”

In questi 15 giorni della partita si è parlato pocohissimo…
“Forse è stato un bene”

Questo le volevo chiedere. Può essere stato un vantaggio?
“No, no, io credo che se preso nella giusta maniera possa essere un vantaggio che non si sia parlato molto della Juve fino ad oggi, però da oggi bisogna parlare della Juve e i ragazzi erano concentrati in questa settimana sull’obiettivo che ci andremo a giocare, perché sappiamo che per rivalità, per classifica, per numero di partite che mancano da qui alla fine è troppo importante  la partita di domani per non capirlo, sappiamo tutti che è una partita essenziale, ripeto, per tanti motivi. Quindi la squadra la vedo concentrata sull’obiettivo di domani”

In caso di mancata vittoria la Roma è fuori dalla corsa per il quarto posto?
“Ripeto sono poche partite, ma sono anche tante, poi la prossima settimana abbiamo uno scontro diretto che secondo me è quello vero contro l’Udinese. Quindi potrebbe essere ancora tutto aperto, però è difficile adesso prevedere qualcosa, vincendolo vorrebbe dire molto di più dei tre punti, quindi probabilmente quella è al partita ancora più decisiva di questa di domani. Adesso prepariamo e giochiamo quella di domani, poi vedremo quella successiva e le successive”

Aquilani, perché ha avuto problemi a conquistare l’intera tifoseria?
“Non credo di aver detto… a volte ha dimostrato poca continuità, è stato anche molto infortunato, ha avuto tanti infortuni…’

Magari problemi caratteriali?
“No, assolutamente  no,  è maturato molto vedendolo da esterno, e se uno è maturato vul dire che non ha problemi caratteriali, almeno era questo il senso”

Volevo tornare sulla domanda fatta all’inizio dal collega dove non è stata chiarissima la risposta…
“Volutamente forse”

Era per capire se c’è stato o no un contatto diretto con la nuova proprietà?
“Ho risposto prima, se ho risposto in quel modo è perché volevo rispondere in quel modo, sennò dobbiamo riinizire la conferenza, siamo quasi in dirittura d’arrivo’

Questa giornata di campionato può essere la giornata chiave in cui si snoda il futuro del campionato?
“E’ una giornata importante, perché mancano sempre meno partite, perchè giochiamo contro un avversario di valore. Ci giochiamo la classifica, quindi ci sono altri scontri diretti. C’è la partita difficile che dovrà giocare l’Udinese a Lecce. Quindi è  importante come domenica, come giornata di campionato, se sia decisiva non lo so, non credo, però  le partite da qui alla fine varranno sempre un po’ di più, perché ne mancheranno sempre meno”

Il suo rapporto con Delneri?
“Ottimo, l’unico che mi faceva giocare sempre… A parte una volta che ero capocannoniere all’inizio e mi mandò in panchina”

Per il tifoso non è una partita come le altre. Per Lei?
“E’ una partita importante, c’è rivalità tra le due tifoserie, si sa. Ci teniamo anche noi, insomma anche per me, prima da giocatore e ora da allenatore, la vittoria con la Juve vuol dire qualcosina in più, perché storicamente è la squadra più titolata insieme al Milan. Quindi c’è un approccio, non un approccio, un avvicinamento leggermente diverso’