lunedì, Aprile 29, 2024 Anno XXI


da laroma24.it

Gianni AlemannoQueste le parole del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenuto a Radio Radio ancora sul tema societario: “Non era opportuno fare un incontro con DiBenedetto prima della chiusura della trattativa. La cordata appare molto solida, ha propensione verso l’elemento internazionale, potranno valorizzare il marchio della Roma. Ma Roma ha senso se mantiene radici in città. Qualche anno fa da parte della famiglia Sensi c’era più resistenza, cosa che nel tempo si è modificata. Unicredit non ha scelto solo chi aveva più soldi ma chi era più attendibile. Certo, gli americani non hanno mai operato in Italia, ma il contesto appare promettente. Lo spazio di Unicredit lascia presupporre anche la presenza di altri interlocutori ma che vanno scelti con calma. Penso però che Unicredit non si sia dedicata ancora molto a questo versante, volevano prima chiudere, ma non penso avranno problemi. Per lo stadio non ci devono essere speculazioni e non dovranno esere usati euro dei contribuenti. La trattativa? Sono molto ottimista, la certezza c’è solo quando ci sono le firme e i soldi sul tavolo”.

Il Sindaco ha poi parlato a Centro Suono Sport, a margine della trasmissione ‘Te la do io Tokyo’: “Il punto è questo, ci sono state varie interlocuzioni, DiBenedetto ha dimostrato grande  interesse per lo stadio, io a quel punto mi sono fatto da parte. Mi sono astenuto.”

Ma lei al tempo aveva parlato con DiBenedetto? “Non c’è stato nessun incontro. Mi sono astenuto dall’avere incontri con persone interessate. DiBenedetto ancora non l’ho incontrato. Aspetto che la situazione sia ben definita con Unicredit prima di incontrarlo. Se avessero chiuso ieri lo avrei incontrato.”

Ma chi ha incontrato al tempo? “Lasciamo perdere, preferirei non dirlo.”

Per il Natale di Roma la chiusura della trattativa? “Da quanto mi dicono da Unicredit è questione di ultimi dettagli. Dovrebbe chiudersi tutto massimo per il 20 aprile. Quindi il 21 aprile potremmo festeggiare anche il Natale della nuova Roma.”

Il comunicato lascia perplessi… “L’accordo è definito ora devono risolvere i problemi finanziari. Ma li ho sentiti sereni e ottimisti dal versante Unicredit.”

Quindi il Sindaco di Roma mette la sua mano sul fuoco? “La mano sul fuoco no, calma. Io credo che le cose andranno bene. Siamo di fronte ad una cordata quindi ci sono dinamiche interne da sistemare. Non c’è una sola persona che decide.”

Il ministro La Russa ha paragonato questa trattativa alla vendita della Fontana di Trevi da parte di Totò e non vede bene capitali stranieri? “La Russa al di là dell’accento siciliano è un milanese quindi un po’ invidiosi sono. Sul versante investitori nazionali o internazionali, la cosa importante è che su realtà non delocalizzabili come è la Roma investitori stranieri sono solo un vantaggio. Il problema sorge su imprese che possono essere portate altrove ma non è il caso della Roma. C’è solo un vantaggio di internazionalizzazione del marchio e nessun rischio nè dal punto 
di vista finanziario nè economico nè per la squadra.”