martedì, Luglio 01, 2025 Anno XXI


da corrieredellosport.it

José Mário dos Santos Mourinho FélixVigilia di Supercoppa, la prima sfida ufficiale di Josè Mourinho che, prima dell’allenamento, ha riunito la squadra alla Pinetina e ha detto: «Senza Mancini, la Roma non è più la stessa». Così il tecnico di Setubal si avvicina a Inter-Roma, la classica del nuovo millennio.

LA SUPERCOPPA – Poi è Roma: «A me piace più giocare che allenare, partite ufficiali più che amichevoli, partite grandi più che partite meno grandi, questa è l’essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è una finale di Champions, ma è una partita bella da gocare. Già ho vinto la Supercoppa in Portogallo e in Inghilterra e ho perso la Supercoppa in Inghilterra. Se possibile voglio vincere al primo colpo in Italia. Mi hanno detto che ci saranno 40-50.000 spettatori e la Roma arriverà con 5-6.000 tifosi, questo è interessante». Il difetto della Roma? «Tutte le squadre hanno un difetto. Importante è saperli nascondere. Non c’è il sistema perfetto, il gioco perfetto, l’allenatore perfetto. La Roma è una squadra piena di qualità, ma con punti deboli come tutti». Può essere il primo trofeo di Mourinho: «Abbiamno già due trofei, quelli intitolati a Beckenbauer e Eusebio, due nomi grandi nel calcio mondiale. Ma la Supercoppa ora è più importante della Champions e della Sampdoria, perchè si gioca domani. Abbiamo il privilegio di giocare in casa, i tifosi possono fare la differenza come l’anno scorso furono i tifosi giallorossi a fare la differenza nella finale di Coppa Italia all’Olimpico».

TOTTI E LA ROMA – La Roma spettacolare e Totti fantastico: «Tutti siamo d’accordo su Totti, è un giocatore straordinario. E’ una squadra che lavora da tanti anni insieme, non è un dramma se Totti non gioca o meno. Anche l’anno scorso è rimasta senza di lui e la squadra si è adattata, tanto chè fino all’ultima partita era addosso all’Inter. Non so se Totti gioca o va in panchina. Quanto alla Roma, dico che ha fatto molto bene l’anno scorso, ma la vita nel calcio è la vita dei titoli, e il tiolo di campione d’Italia è rimasto qua, all’Inter. In Coppa Italia e Supercoppa la Roma è stata più forte, ha vinto due titoli, per questo merita il nostro rispetto. Non paura, ovviamente. Quando avremo paura dovremo andare a giocare nel giardino di casa con i figli».