sabato, Maggio 04, 2024 Anno XXI


Franco Sensi, il nostro grande Presidente, non è più.

Se ne andato al termine di una lunga malattia con la quale ha combattuto con il piglio e la forza di sempre.

In queste occasioni i “coccodrilli” preparati della comunicazione celebrano attraverso le cifre quello che il personaggio ha rappresentato in vita. Noi invece, che siamo semplici tifosi, vogliamo esclusivamente ricordare la sua fortissima carica umana. Vogliamo ricordare l’uomo che, prima ancora che un imprenditore di successo, era il primo e il più grande tifoso della Roma.

E ci piace ricordare in questo momento di dolore vero, profondo e partecipato, la principale eredità che ci lascia e della quale noi dovremo essere custodi.

La Roma sotto la sua gestione ha subito attacchi di tutti i generi, dimensioni e grado e ne è sempre uscita a testa alta. Non è stata mai sfiorata da alcuno scandalo tra i numerosi che si sono abbattuti sul calcio italiano risultando sempre un modello di sportività e trasparenza, di lealtà e di correttezza. In questi tempi grigi e liquidatori se, come tifosi della Roma, ovunque andiamo possiamo camminare a testa alta, lo dobbiamo a lui.

Per regalarci uno scudetto, forse scottato dai successi effimeri dei dirimpettai, ha pagato duramente facendo fronte con il suo patrimonio personale, in un epoca in cui bancarottieri e faccendieri hanno costruito le loro fortune sul sudore e sulle lacrime di tanti piccoli signor nessuno che si erano fidati di loro. Bancarottieri e faccendieri che con faccia di bronzo degna di miglior nota, hanno ancora il coraggio di presentarsi alla pubblica ribalta rivendicando nuovi ruoli e amnesici perdoni.

Noi di CoredeRoma, associandoci al cordoglio della famiglia e dell’intera città, vorremo che proprio questo suo insegnamento di coraggio, lealtà e trasparenza fosse l’eredità che ci viene lasciata da custodire. Vorremmo che a questo, e non altro, pensassero tutti quei pischelli che in epoche più o meno recenti si sono uniti al coro degli strumentali “bla-bla-bla” e che hanno provato a far attecchire anche a Roma la filosofia del “tutto e bono purchè si vinca”.

Questo forse sarà vero da altre parti, lontano da qui.

Ma a Roma no.

L’ AS Roma, è bene che tutti lo ricordino, prima che una squadra di calcio, è l’espressione più profonda della città di cui porta il nome, delle sue radici sociali e culturali. Ci piace ricordarlo a tutti oggi che il nostro Numero Uno ci ha abbandonato.

Ci stringiamo con forza attorno alla Sig.ra Maria, a Rosella e alle sue sorelle e allarghiamo il nostro abbraccio all’intera, grande, universale famiglia sangue e oro che oggi è in lutto.

Addio Franco, addio Presidente, noi non ti dimenticheremo mai.

Ad maiora