giovedì, Maggio 02, 2024 Anno XXI


da Sky Sport 24 – tuttomercatoweb.com

Sergio FloccariContro il Palermo è tornato a giocare dal primo minuto dopo oltre un mese ed il suo rientro è coinciso con il ritorno alla vittoria da parte della Lazio. Un caso? Forse no. Una cosa, però, è certa. Non segnerà tantissimo (non segna da Bologna-Lazio del 23 gennaio [3-1]), ma il suo apporto alla causa biancoceleste risulta essere sempre e comunque fondamentale. Domenica arriva il derby e Sergio Floccari, il pivot della squadra di Reja, la conosce bene questa parola. Nella gara di ritorno dello scorso campionato un suo errore dal dischetto diede il la alla rimonta della Roma. All’andata, invece, non riuscì ad influire come avrebbe voluto sul match vinto dai giallorossi con un doppio calcio di rigore. Attende il momento della “vendetta” il centravanti di Nicotera, senza troppi giri di parole spera che domenica sia davvero il momento giusto: “La Lazio arriva al derby nelle condizioni ottimali – ha detto in esclusiva ai microfoni di Sky Sport 24 -, Abbiamo fatto un grande percorso finora, è una partita speciale per noi e per l’intero ambiente. Cercheremo di prepararci al meglio, abbiamo una grandissima voglia di riscatto. Questo, però, non deve essere un fattore limitativo, non deve essere un peso per noi. Nei derby l’esperienza ti aiuta molto, a volte sono anche gli episodi a decidere una gara come questa, dovremo essere concentrati, non dobbiamo sottovalutare alcun aspetto della gara”.

Attenzione massima ma anche consapevolezza che la stracittadina rappresenta un crocevia importantissimo per la stagione dei biancocelesti… “Quest’anno è un derby importante per svariate ragioni – ha proseguito Floccari -. Il derby è La Partita, ma in questo momento conta molto anche per la classifica. La Roma ha vissuto momenti difficili ed avrà una gran voglia di riprendere il cammino importante a cui aveva abituato tutti. Per noi è fondamentale per consolidare la classifica fin qui ottenuta. Viviamo questa gara con entusiasmo, stiamo andando ben oltre le aspettative di inizio stagione!”.

Parlando di Roma, inevitabile, per Floccari, riavvolgere il nastro e tornare sull’errore dal dischetto che lo scorso anno costò la sconfitta alla Lazio: “Quell’errore ha pesato molto, ci tenevo a lasciare il segno e tengo tanto alla Lazio. Ci rimasi malissimo. ma devo ringraziare i tifosi della Lazio per essermi stati vicini, non è scontato che la gente resti al tuo fianco in momenti come quelli. Loro l’hanno fatto e li ringrazierò per sempre, mi hanno aiutato a riprendermi subito. Ora non ci penso più e sarebbe bello regalare una soddisfazione alla gente biancoceleste. Magari con un gol”.

Difficile stabilire l’uomo derby in casa Lazio, più semplice tracciare le linee guida di come va affrontata una squadra come la Roma: “Io non sono bravo nel fare pronostici prima della gara, ma una cosa è certa: la differenza la deve fare la Lazio che dovrà affrontare la gara da squadra unita, con la mentalita giusta, quella avuta fino a questo momento in campionato. Noi abbiamo tante soluzioni, la nostra rosa è composta da elementi molto dotati tecnicamente, diversi uomini possono essere decisivi domenica”.

Lazio e Roma, due squadre che all’inizio della stagione erano partite con obiettivi ben diversi da quelli attuali: “Non è semplice stabilire in cosa la Lazio stia andando meglio rispetto ai giallorossi. Parliamo comunque di due squadre partite con aspettative diverse ad inizio campionato. Loro, essendo una grande squadra abituata a lottare per lo Scudetto e considerata almeno fino a qualche mese fa, prima l’anti-Inter e poi l’anti-Milan, ha vissuto in maniera amplificata le sconfitte, le difficoltà sono diventate un peso. Noi, invece, siamo cresciuti partita dopo partita, abbiamo acquistato consapevolezza, venivamo da una stagione completamente diversa e avevamo una gran voglia di riscattarci”.

Il derby, Floccari lo sa bene, non è una partita come le altre. “Non troveremo una Roma arrrabbiata, nel derby si azzera sempre tutto, sia per noi che per loro. Partiamo alla pari. Montella? Fa effetto vedere un ragazzo che fino a poco tempo fa era un mio avversario sul campo, ma è una cosa bella, vuol dire che i giovani si fanno strada. Vincenzo sta facendo bene, complimenti a lui. Io allenatore? Fino a qualche tempo fa non ci pensavo, ma mai dire mai nella vita. Non so ancora quello che voglio fare in futuro, attendiamo sviluppi”.

Reja ha detto che per centrare l’obiettivo Champions, alla Lazio basterà mettere in cascina tra i 14 e i 16 punti sui 30 a disposizione fino al termine del campionato. Floccari, invece, non pensa ai numeri e guarda avanti con ottimismo: “Viviamo partita per partita con tanto entusiamo e con voglia di sorprendere. Il nostro obiettivo iniziale non era questo, ora dobbiamo continuare con questo atteggiamento, senza fare calcoli. Sarebbe una cosa bellissima giocare in Champions, noi ci proveremo. Ad inizio stagione sarebbe stata una cosa impensabile venendo da un’annata difficile…”.

Solida e quasi impenetrabile in difesa, poco efficiente e spesso sterile in avanti: questo il quadro della Lazio attuale. Floccari spiega: “Io credo che la Lazio abbia questa caratteristica, se siamo li vuol dire che ognuno di noi sta facendo bene. Non abbiamo uno o due uomini che fanno venti gol a campionato, giochiamo diversamente, c’èe un sitema di gioco completamente diverso, basato su altri principi. Non è un discorso di uomini. E’ chiaro, ovviamente, che si puo migliorare tutti insieme ma soprattuto nella fase offensiva. Creiamo situazioni importanti in avanti ma potremmo fare molto di più e da una parte questo è un aspetto positivo: abbiamo ampi margini di miglioramento”.

Ultimo pensiero dedicato a Mauro Zàrate: “Mauro ha qualita grandissime, ma bisogna lasciarlo tranquilllo. Si deve sentire uno di noi, senza caricarsi di responsabilità, non bisogna aspettarsi da lui sempre la giocata risolutrice. Si deve sentire libero e tranquilllo di giocare e di divertirsi. Quando si riesce ad entrare in quest’ottica, anche le cose piu diffiicli riescono con semplicità. Lui le ha innate. In questi casi, meno si pensa e meglio è…”.