Ringraziamo il direttore operativo per aver messo sul piatto, oltre alle leccornie per i giornalisti, anche quarantamila testoni di premio partita. Certo il suo intento era spronare le donnine dimenticandosi chi aveva combinato il disastro nella partita d’andata.

Ringraziamo i nostri amati giocatori per l’ennesima figuraccia europea. Riuscire a perdere con la presa per culo di tutti è una cosa che ai nostri fenomeni riesce spesso. Srna li ha fatti ammonire tutti neanche fosse Messi. Nessuno che è stato capace di farsi rispettare in modo serio. Chi ha alzato stupidamente il gomito, chi interveniva platealmente, nessuno capace di fare un intervento ‘deciso’ sulla palla.

Allenatore succube delle decisioni degli attori, inchiodato nello schema che fu ma oggi impraticabile per mancanza di uomini. Taddei è impresentabile, De Rossi idem, Riise lo stesso. Inoltre per la buona riuscita del quattroduetreuno non può mancare il capitano, l’unico a tutt’oggi in grado di farlo girare.

Primi minuti buoni per carità, ma ci si può accontentare di zero tiri nello specchio della porta? Si può essere contenti se mister venticinquemila gol si prende l’onore di battere un rigore, scansando le gerarchie indicate a inizio partita, per poi tirarlo in quel modo?

I papponi a Trigoria rimangono senza nome però nel frattempo Doni è tornato titolare senza meriti sul campo. Si ride sulle dichiarazioni di Ranieri, vero Perrotta, quando le più grosse risate le regalano loro ogni volta che scendono in campo.

Adesso sono tutti contenti perché hanno quello che vogliono. In sostanza se stai nel gruppo giusto fa quello che ti pare. E il capitano? Le parole di Ranieri facciano riflettere.

È dura arrivare a fine stagione, un lungo calvario ci attende. Purtroppo sull’aereo cargo destinato in Brasile ha trovato posto solo Adriano, qualche altro sacco di … l’avrei caricato su.

Bisogna aspettare maggio per farci passare la nausea, chissà se basterà l’estate per guarire tutte le ferite.

Indegni!

petra@corederoma.it